CORNA DI BOBBIO
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Vista della Corna di Bobbio con il tracciato delle vie

Notevole bastionata calcarea sotto i Piani di Bobbio, con una serie di pilastri poco definiti delimitati a sinistra da un’elegante prua grigia. Sono presenti diversi itinerari di più lunghezze attrezzati a fix, che richiedono esperienza nelle manovre e capacità di integrare con dadi e friend. Protezioni ottime, mai troppo ravvicinate; su alcune vie anzi decisamente distanti. Placche compatte verticali e piccoli bombamenti su roccia generalmente buona, a tratti magnifica, con sezioni un po’ rotte dove serve prudenza. Il lavoro di pulizia dei primi salitori ha comunque reso sempre godibile l'arrampicata.

Periodo
Stagioni intermedie, ma anche in estate entro la mattinata. La roccia asciuga velocemente.

Chiodatura
Ottima a fix; assai distanziata dove segnalato; calate attrezzate sulle vie. Non dimenticare il casco.

Chiodatori
Dopo la prima via a chiodi di  Giuseppe “Popi” Miotti, Andrea Savonitto, Roberto Silvestri e Giovanni Galli (1982, SHINE ON, a sx dello spigolone, con tratti friabili), Pietro Buzzoni, Andrea Spandri, Adriano Selva, Paolo Vitali e Sonja Brambati sviluppano tutti gli altri itinerari dal 1996 al 2009.

Accesso
Da Lecco seguire le indicazioni per la Valsassina salendo a Barzio, da cui si raggiunge il parcheggio della funivia per i Piani di Bobbio. Prima dell’ingresso del piazzale si prende l’acciottolato per Bobbio e, al bivio oltre le Baite Nava, si sale a dx lungo la pista da sci che poi si abbandona imboccando una sterrata a dx. Poco oltre il tornante salire a dx alla Baita Sciaresa, attraversare il prato e proseguire nel bosco (bolli blu e rossi) fino alla traccia che sale a sx (ometti) attraversando poi sotto la parete. 50 minuti. Per L’INFINITO, sul PILASTRO DEL GRIMETT, dalla base della prua strapiombante scendere per tracce aggirando lo sperone che costituisce l’ultimo prolungamento della parete. Risalire quindi per 30m un canale fino ad un piccolo sbarramento roccioso, a sx del quale inizia la via; fix con cordino a 4m da terra. 
In alternativa, seguire l’accesso al Masone (vedi) fino al bivio dopo la baita: salendo a sx si raggiunge il tornante sotto la Baita Sciaresa.

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1 ALHAMBRA ***
Pietro Buzzoni, Roberto Pensa, dal basso, 23.5.2009
150m – 5L - 7b, 1 p.a. (6c obb.) 
P3 - 10 rinvii, una corda da 70m
Arrampicata prevalentemente in placca su ottima roccia; chiodatura sicura ma obbligatorio severo 
L1 5c  30m Piacevole placca articolata
L2 5b  20m Ancora su placca divertente
L3 6c  35m Placca verticale e strapiombo, poi rocce fessurate traversando in ultimo a dx
L4 7b e 1p.a. 30m Parte iniziale (primi 5 fix) tecnicissima, poi un po’ più facile
L5 7a+30m Placca di dita e finale su cannellures
Discesa: in doppia sulla via
 

2 MAMMA HO PERSO LA FUNIVIA **
Adriano Selva, Andrea Spandri, dal basso, 1998
130m – 5L - 7a (6b+ obb.) 
P3 - 10 rinvii, 2 corde da 50m, dadi e friend piccoli - medi
Via tecnica su roccia lavorata; chiodatura lontana da integrare nei tratti più facili. Passi expo! 
L1 6b  25m Inizia a dx di un grande masso alla base della parete. Placca appoggiata di piedi
L2 6b+ 35m Diritti a superare un bombè, seguito da placca di precisione
L3 6c  20m Placca a buchetti e concrezioni uscendo su una cengetta
L4 7a  30m Passi di decisione all’inizio, poi scalata di movimento su placca a svasi
L5 6c  20m Per vaga fessura a sx ad un tettino, oltre il quale si prosegue in placca (qualche ciuffo)
Discesa: in doppia sulla via

3 HOKA-HEY *
Adriano Selva, Andrea Spandri, Natale Villa, dal basso, 1999 
100m – 4L - 7b (6c obb.)
P3 - 10 rinvii, 2 corde da 50m, dadi e friend piccoli - medi
Salita tecnica, soprattutto sul primo muro. Chiodatura severa, con passi expo!
L1 7b  25m Giunti sotto le prime rocce, salire un canale terroso che aggira a sx un  avancorpo, superare poi dei gradoni erbosi obliquando infine a dx fino in cima all’avancorpo, S0 su fix. Difficile entrata, poi spostamento a sx su buone tacche e muro bombato finale con allunghi violenti
L2 6a  25m Fessurone articolato fino ad una cengetta; chiodatura da integrare
L3 6c+ 30m Ancora in fessura, poi muro verticale lavorato, di movimento, e sottile  fessura in uscita
L4 7a+ 20m Muro verticale di dita su liste
Discesa: in doppia sulla via

4 LE ALI DEL TEMPO ***
Pietro Buzzoni, Andrea Spandri, Michele Stellabotta, dal basso, 25.11.2006 
120m – 5L - 6b+ (6b obb.) 
P2 - 10 rinvii, 2 corde da 50m od una da 70m
Via molto piacevole su ottima roccia e chiodatura relativamente ravvicinata, integrata succesivamente all’apertura aggiungendo 6 fix nei punti più esposti. Dalla S1, con facile traverso si può raggiungere la S1 di Hoka-Hey e salire lungo quest’ultima, evitando la prima lunghezza (ed abbassando il grado obbligato a 6b+). Portare qualche dado e friend piccoli-medi. Soluzione molto consigliata che permette di concatenare fino a 9 tiri molti varii.
L1 6b+ 25m Diedro fessura strapiombante, atletico, e ristabilimento in placca 
L2 5c  25m Fessurina, placca compatta e muretto verticale con traversino 
L3 6b+ 22m Placca verticale molto tecnica, piccolo bombè di decisione, traverso a terrazzino
L4 6b+ 30m Placconata di roccia magnifica a gocce e buchetti, poi muro a tacche più  verticale ed ancora belle gocce in uscita
L5 6b+ 20m Grande tetto da aggirare a destra (aereo) fino alla placconata superiore
Discesa: in doppia sulla via

5 SCACCO MATTO **
Paolo Vitali, Sonja Brambati, dal basso, luglio 1999
160m – 6L - 7b+, 3 p.a. (6b+ obb.) 
P2 - 12 rinvii, 2 corde da 50m od una da 70m, dadi e friend piccoli - medi
Itinerario vario, con tratti molto interessanti. Ben chiodata ma con qualche passaggio emozionante 
L1 6b  30m Placca compatta con movimenti tecnici
L2 4a  30m Breve risalto e gradoni erbosi fino a grande cengia
L3 7a+ 35m Inizio facile, poi pilastro verticale a tacchette, molto tecnico 
L4 6b  25m Tiro obliquo su roccia a tratti delicata a rimontare uno speroncino
L5 7b+ e 3p.a. 30m Vago diedrino e dura placca gialla; superare un bombè (3 p.a.), poi spostamento a dx e delicato ristabilimento in placca ingaggioso
L6 6b 10m Breve muretto d’uscita; dalla S6 conviene calarsi a moulinette
Discesa: in doppia sulla via

6 SINDROME VERTICALE **
Paolo Vitali, Sonja Brambati, dal basso, aprile 1998
180m – 7L - 7c (6c obb.)
P2 - 12 rinvii, 2 corde da 50m od una da 70m, dadi e friend piccoli - medi
Tiri centrali impegnativi e continui 
L1 6b 25m Placca-diedro uscendo a dx
L2 4a 30m Placchetta e risalti erbosi fino alla cengia
L3 6b 20m A sx ad una catena, dove conviene spezzare il tiro, da cui si supera una placca chiara
L4 7a 35m Muro verticale di continuità con sezione obbligata molto delicata
L5 7c 25m Portarsi sotto un tettino, traversare a sx (chiave) per superarlo e risalire la placca a dx
L6 6b 25m A dx a salire un diedro aperto
L7 6c 20m Fessura atletica; chiodatura da integrare
Discesa: in doppia sulla via

7 VALSASSINA SOUVENIR *
Pietro Buzzoni, Andrea Spandri, Adriano Selva e Bruno Riva, dall’alto, 1996 
160m – 7L - 7b, 5 p.a. (6c obb.)
P2 - 14 rinvii, 2 corde da 50m od una da 70m
Tratti lisci sullo spigolo, chiodatura talvolta fuori linea. Molto aerea
L1 7a+ e 3 p.a. 25m Muro nero a buone tacche e diedrino, poi faticosa placca strapiombante 
L2 7b   e 1 p.a. 20m Spostamento a sx all’aereo spigolo. Duri passi obbligati di equilibrio
L3 6c+ 35m Muro bianco a listelli, lama (difficoltà di moschettonaggio) e muretto finale sulla sx
L4 20m     Facile raccordo fino ad una cengia 
L5 6c  20m Muro a tacche con partenza difficile e liscia, di decisione
L6 6c+ e 1 p.a. 20m Diritti su placchetta nera strapiombante, poi a dx dello spigolo su piccole liste 
VARIANTE  7a 20m Placca di dita e movimento. Attenzione in partenza alle lastre nel diedrino 
L7 6c+ 18m Inizio aggettante con boulder di dita; oltre una placca adagiata si sale
a sx su muretto  strapiombante. La via prosegue con un tiro su rocce rotte. Da evitare
Discesa: in doppia sulla via fino alla S4 al limite della cengia, poi lungo Valsassina Plaisir

8 VALSASSINA PLAISIR **
Pietro Buzzoni, Stefano Canali, 15.04.2007 
90m – 4L - 7b (6b obb.)
P1 - 16 rinvii, 2 corde da 50m od una da 70m
Salita varia con tratti interessanti. Dalla S4 è possibile proseguire sulla via precedente
L1 7b  25m Diedro cieco strapiombante su roccia polverosa e muretto finale violento
L2 6b  20m Fessura diedro
L3 7a  25m Placca tecnica e di movimento con difficile spostamento a sx
L4 6b+ 20m Muro verticale con diedrino fino alla cengia, dove si congiunge con Valsassina Souvenir
Discesa: in doppia sulla via

SPERONE DEL GRIMETT

9 L'INFINITO **
Pietro Buzzoni, Giovanni Nicoli, marzo 2000
90m – 5L - 7a (6b obb.) 
P2 - 8 rinvii, una corda da 60m, qualche friend
Elegante pilastro a placche concrezionate 
L1 5c 20m Aggira uno spigolo a dx, poi placca di movimento su concrezioni e vaschette 
L2 7a 18m Bombè sulla dx e placca verticale a concrezioni, con singolo delicato di equilibrio
L3 6c 20m Strapiombino a buchi e netta fessura atletica
L4 6a 20m Sul bordo sx della placca, quindi obliquo a dx su buchi per evitare un’uscita friabile
L5 5a 12m Breve risalto 
Discesa: in doppia sulla via

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