Proprio
di fronte al versante est della Torre Costanza, la Mongolfiera presenta
una imponente parete verticale che, a parte due vie nei sistemi di
fessure sulla destra, che si perdono nel ripidissimo pendio erboso
sommitale, è rimasta vergine fino al 2018. Ad una prima occhiata
infatti, la parete lascia immaginare alte difficoltà e pesanti
“ravanate” in artificiale. Invece, con grande intuito e determinazione,
Saverio De Toffol è riuscito a trovare tra le pieghe della roccia una
bella via sorprendentemente tutta in libera e su gradi, almeno sulla
carta, non elevatissimi. Roccia discreta nei primi due tiri, poi da
buona a ottima. Per affrontare
l’itinerario è necessaria solida esperienza, oltre a saper valutare i
tratti più delicati, ed integrare le protezioni.
Da ricordare sulla stessa guglia la via ZEROWATT sulla parete sud sud
est, aperta dal basso con i fix da Paolo Vitali, Sonja Brambati e
Pietro Corti nel 1996, ed ovviamente le altre, molto severe, aperte da
grandissimi personaggi dell’arrampicata-alpinismo nel lecchese: Gino
Carugati, Mario Dell’Oro Boga,
Casimiro Ferrari, Pino Negri, Carlo Mauri Bigio, Daniele Chiappa Ciapìn, Aldino Anghileri ….
Periodo
Tarda
primavera – estate; la parete va al sole dalla
tarda mattinata. Ambiente alpino; attenzione alla meteo: pericolo di
temporali
improvvisi.
Chiodatura
A
parte le soste, prevalentemente a fix, e un fix alla partenza del terzo
tiro,
sono stati utilizzati chiodi normali e protezioni veloci. Portare
2 mezze corde da 60m. Friend 0.5 - 4, qualche
nut medio, almeno 17 rinvii, cordini e qualche moschettone semplice per
allungare, casco. Utile il martello e qualche chiodo. Si
prega di non “prelevare” i chiodi dalla via, lasciandoli dove sono !
Chiodatori
La
via è stata aperta dal basso in cinque riprese dal 15 . 10. 2017 al 2 .
11 . 2017 da Saverio De Toffol con Adrian Martinez e Jorge Palacios. L6
è stato
salito in occasione della prima ripetizione, il 26 maggio 2018, di
Alessandro
Monti e Saverio De Toffol. Prima libera: Alessandro
Monti.
Accesso
Oltrepassato
il piazzale dei Piani dei Resinelli prendere la strada che sale a dx
appena
prima della chiesetta, svoltando a sx al primo bivio. Scendere all'ex
rifugio
Alippi, dove si dirama una sterrata sulla dx (divieto di accesso; non
si sa
dove parcheggiare, se non a lato della strada) che porta all'inizio del
Sentiero delle Foppe per il Rif. Rosalba (n° 9). Attraversato il
ghiaione della
Val S’Cepina, si sale fino ad un tratto pianeggiante tra i faggi.
Prendere la ripida
traccia a dx, e traversare poi a sx entrando nel canalone del Diavolo. Seguirlo
fino a dove si dirama il sentiero per la
Punta Giulia e procedere nel solco principale (ometto) lungo la traccia
sulle
sponde, superando dei saltini rocciosi, fino ad un ripiano con massi.
Salire
uno canalino roccioso a sx oltre il quale si prosegue fino ai
ripidissimi prati
tra la Costanza a sx e la Mongolfiera a dx. Salire la traccia verso la
Costanza,
quindi traversare a dx con attenzione fino ad una comoda piazzola alla
base
della Mongolfiera. Ore 1,20.
Discesa
In doppia sulla via di
salita:S6-S5-S3-S1.
- Attenzione
a non fare incastrare le corde nei numerosi spuntoni presenti in parete.
-In caso
di necessità è possibile calarsi da S4 e raggiungere la S1 del
tentativo di
Gerri Re Depaolini del 2007: 2 chiodi e un fix |