1 VIA DEI RAGNI - relazione
in libera
Casimiro
Ferrari, Giuseppe Conti – 26 aprile 1960. Variante d’uscita (L3 – L4)
di
ignoti.
150m circa – 4L - VII+/A2
Si
percorrono L1 ed L2 originali, poi si esce a destra con due tiri di
arrampicata
libera. Su L1 chiodatura talvolta precaria per via della roccia per lo
più
pessima, ma alcuni spit nuovi fiammanti riducono molto i pericoli e,
purtroppo,
anche l'ingaggio. Tutti i chiodi a pressione hanno retto benissimo ma
bisogna
comunque essere delicati perchè molti sono per metà fuori sede. La via
originale,
dimenticata quasi subito dopo l'apertura, continua dritta per la
fessura
strapiombante e sembra quasi completamente schiodata. La via inizia nel
Camino
Maggi, sotto l'evidente fessura strapiombante che caratterizza la via.
S0 su fix.
L1 Si
sale l'evidente fessurone. Mancano molti chiodi, sostituiti da qualche
raro
spit; questo obbliga ad un paio di passi in libera, o ad integrare.
VI+/A2. S1:
2 spit.
L2
Ancora dritti. Chiodi a pressioni ravvicinati e qualche spit
artigianale di vecchissima
data. A2. S2: spit vecchio e chiodi.
L3 In
obliquo a dx su roccia ottima e lavorata, puntando ad una
fessura/camino che
incide la parete a sx del camino della Via Butta. V+. S3: 2 spit (in
comune con
Antiche Tracce).
L4 In comune con Antiche tracce. 2 passi di
VII+ o A0 (fix) per superare uno strapiombino, poi più facile
in direzione
della cresta. VII+ o A0. S4: resinati
2 VIA RUCHIN
Ercole Esposito (Ruchin), Gentile Butta – ottobre 1944
100m– 3L - V e A2/A3
La ritengo la più impegnativa tra quelle presentate, sia per la
precarietà delle protezioni esistenti che per la difficoltà di
integrare. La chiodatura della prima parte di L2 è spesso molto
delicata ed in alcuni tratti, per non forzare troppo i passi in libera,
si è costretti ad usare protezioni veloci che risultano sempre
aleatorie. La via inizia presso una fila orizzontale di chiodi che
partono dal Camino Maggi, a circa 20m dall'inizio della via normale al
Primo Magnaghi. S0 su clessidra.
L1 Traverso orizzontale a dx su chiodi affidabili, ma dall'aspetto
intimidente. Un passo in discesa a prendere la Via dei Ragni e,
seguendo 2 ch. a pressione di questa, si raggiunge la sosta. A2, 10m.
S1: 2 spit (in comune con la via dei Ragni).
L2 Ancora qualche metro a dx, poi si sale diritti lungo i chiodi. Dopo
circa 20m si traversa a dx con piacevole arrampicata libera (1 ch.) su
roccia ottima, fino al camino della Via Butta e la sosta di
quest’ultima. A2/A3 e V, 35m. S2: 2 resinati.
L3 Si sale il camino della Via Butta fino a raggiungere la cresta. V,
50m. S3: 2 resinati.
3 CHRYSIS
Paolo Vitali, Stefano Riva – 25 aprile 1985
60m – 2L - VI/VI+
Arrivare al primo chiodo è effettivamente un pò pericoloso, in compenso
la roccia del secondo tiro è da favola! Buchi, clessidre,
maniglie...incredibile!
L1 Dalla S3 della Normale al Primo Magnaghi si sale dapprima per rocce
rotte spostandosi sulla parete del Secondo, poi per placca si raggiunge
la fessura che taglia orizzontalmente la parete. Qui finalmente il
primo chiodo. Difficoltà contenute (V) ma roccia molto delicata!
Attenzione! Ora si traversa a destra seguendo la fessura (4 chiodi), su
roccia migliore ma che richiede comunque attenzione. Arrampicata molto
bella ed esposta. Raggiunto lo spigolo abbassarsi 1 metro per sostare.
V, poi VI/VI+, 35m. S1: 1 spit e 2 chiodi nuovi.
L2 Appena sopra la sosta si supera uno strapiombo appigliato (clessidra
e nut incastrato), poi si continua diritti con percorso non obbligato
su roccia ottima e super lavorata fino in cresta. 1 passo VI-, poi
molto più facile, 40m. S2.
4 CASTAGNA
ALTA
Luigi Castagna, Giovanni Ratti, Antonio Castelnuovo - 1950
70m – 4L - V+/A2
Chiodatura abbondante e quasi sempre affidabile, comunque va posta
attenzione in generale. Si segnala inoltre che su L4 è presente un
chiodo proprio brutto…
L1 Inizia sul terrazzone della S4 della Normale al Primo Magnaghi
(resinati) da cui si traversa a destra per rimontare una lama lungo la
grande fessura che la delimita, poi si traversa a dx alla sosta. V,
15m. S1: 1 spit e 2 chiodi.
L2 Si sale la fessura. Solo 2 passi in libera obbligati a metà (è
uscito un chiodo, bisogna integrare con un nut). V+/A2, 15m. S2: 1 spit
e 2 chiodi.
L3 Si segue la fessura in traverso a destra finchè si raddrizza, si
supera lo strapiombo e si sosta. A2, 20m. S3: 3 chiodi. Tiro magnifico
in grade esposizione.
L4 Si sale dritti a superare due strapiombi meno marcati fino a
raggiungere la cresta. A2, 15m. S4: 2 spit e catena.
Discesa: abbassarsi
lungo la crestina verso il Terzo Magnaghi e scendere nel canalino a sx
(2+). Quindi, lungo i cavi, si raggiunge la Forcella G.L.A.S.G.
Procedere assicurati e prestare attenzione ai sassi. Dalla Forcella
scendere a dx tornando alla base. E’ anche possibile scendere verso Est
con 2 doppie da 25m sulla Variante Polvara (prima catena poco sotto la
vetta; attenzione ai sassi) fino alla S4 della Normale al Primo
Magnaghi, da cui si scende con altre 4 calate da 25m. Questa seconda soluzione va evitata in caso
di affollamento sulla Normale del Primo Magnaghi.
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