Bacheca Virtuale 2015
   
29 Dicembre 2015.
Rocca di Baiedo, attenzione sulla via Solitudine
Potenziale pericolo alla rocca di Baiedo:
Daniele Tonoli ci informa che all'ultima sosta della via Solitudine, prima della fessura finale, l'albero che c'è in parete  è molto pericolante. Un minimo carico e l'intero albero oscilla pericolosamente sin alle radici.Sembra proprio che da un momento all'altro si debba staccare .  ATTENZIONE!
  
22 Dicembre 2015.

LAVORI IN CORSO IN FALESIA
comunicato num. 3 del 22.12.2015, d'intesa con la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino (CMLOVSM)

Oggetto

Stato di avanzamento degli interventi in falesia a cura della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito del P.I.S.L. Montagna 2011/2013 (Programma Integrato di Sviluppo Locale)

- Falesia del Pizzo d'Erna - Placca delle Sorprese
  Comune di Lecco, Località Versasio
 


AVANZAMENTO LAVORI

- Gli interventi in parete verranno completati nei giorni 23 e 24 dicembre. Verrà dato tempestivo avviso della riapertura della falesia

 
     
21 Dicembre 2015.

Riceviamo da Eugenio Pesci, che non ha bisogno di presentazioni, notizie sulla sua ultima attività di chiodatore, riportando le indicazioni così come ci sono state da lui fornite .
  • La banda del Mercoledi, via di 6 lunghezze per 180m alla Bastionata del Lago, settore Antro di Pradello
  • In my life, via di 4 lunghezze per 130m attrezzata dall'alto alla parete ovest del Torrione Magnaghi meridionale
  • Quattro nuovi monotiri chiodati nelle falesie della Bastionata del Lago, Occhiolo, Nibbio, Placca del San Martino.
Ringraziamo l'inossidabile Eugenio per le relazioni, augurando buone arrampicate a tutti. 
 
11 Dicembre 2015.


Da ALPSTATION BRIANZA GIOVEDI’ 17 DICEMBRE 2015 ORE 18.30

Proiezione del video racconto e del reportage fotografico della spedizione in GROENLANDIA, con il commento diretto dei protagonisti

PER L’OCCASIONE APERITIVO e BIRRA OFFERTI PER TUTTI !!  



  
8 Dicembre 2015.

Pubblichiamo un aggiornamento alla topos della Punta Centa, con la recentissima nuova realizzazione di Giuseppe Rocchi & C., la via ROCCHI’N’ROLL. 
  
3 Dicembre 2015.

In occasione della salita in libera di Antiche Tracce pubblichiamo la relazione aggiornata, aggiungendo alla topos del Secondo Magnaghi altre importanti vie come  la Gandini e la Butta. 
  
12 Novembre 2015.
Sabato 21 Novembre - Auditorium Fatebenefratelli Valmadrera - ore 18:00
Alpinismo a Valmadrera: un secolo di storia. 
Serata organizzata dalle sezioni del C.A.I. di Valmadrera e Oggiono
   
10 Novembre 2015.

Paolo Spreafico ci comunica che sabato scorso (dopo due giornate di tentativi a maggio) è riuscito a liberare Antiche Tracce al Torrione Magnaghi Centrale in Grignetta. Secondo i commenti di Paolo il primo tiro, il più duro, "è molto bello con una prima parte intensa, un buon riposo e poi gran continuità fino in sosta. Nel complesso, secondo me, uno dei tiri più belli su questo  livello del Lecchese".  Paolo ha poi proseguito fino in cima lungo il resto della via, decisamente più facile. Sempre secondo il suo parere "chiaramente il pezzo forte della via è rappresentato dal primo tiro, ma anche il resto mi è piaciuto, la parte superiore è  discontinua ma ci sono delle sezioni interessanti! La chiodatura, considerando che parliamo di una via di 20 anni, appare in buono stato, le soste buone a parte i cordini che ormai son datati, mi viene in mente solo il terzo fix del primo tiro: è posizionato su una striscia nera, perciò è ormai marcio. Sul tiro duro penso che il posizionamento dei fix, anche per una salita in libera, sia  corretto; questo tiro è caratterizzato da roccia buona nella prima parte e ottima nella seconda che sono separate da un buon riposo, in generale l'arrampicata è molto tecnica e poco intuitiva...nel complesso si può parlare di un tiro di resistenza con una prima parte più intensa. Il primo tiro l'ho studiato per mezza giornata a Maggio, son ritornato la settimana successiva ma son caduto 2 volte all'ultimo spit, poi sabato scorso dopo averlo rivisto l'ho salito al secondo giro di giornata...abbastanza al limite; nel complesso lo valuto attorno all'8a+"

Ringraziamo Paolo per l'aggiornamento,oltre naturalmente ai complimenti per la bella performance. A breve seguirà l'aggiornamento della topos in linea.
        
6 Novembre 2015.
A proposito di manutenzione e Galbiate, riceviamo questa mail che volentieri pubblichiamo, contiene piccoli accorgimenti, che andiamo ripetendo da anni, ma che purtroppo non sono ancora messi in pratica se non da una esigua minorarnza di climber.

Stavo leggendo l'ultimo articolo in bacheca riguardante la manutenzione a Galbiate ed in generale nelle falesie lecchesi.
Da mero utilizzatore delle falesie lecchesi non posso che ringraziare tutti i chiodatori/manutentori/aiutanti ecc ecc che rendono possibile la mia manciata di tiri estivi serali o nei fine settimana.
Conscio delle problematiche ultimamente ho preso l'abitudine di non utilizzare (se non nell'ultima calata) il moschettone di sosta, lasciandone uno dei miei fino a che non si finisca di scalare sul tiro ... ho preso anche l'abitudine di portare una piccola cesoia per pulire un minimo i tiri che ho salito.
In conclusione credo che se ognuno di noi metta in atto queste piccole azioni, si riuscirebbe a diminuire l'usura (il problema manutenzione rimane comunque) .... se tutti quelli che passano su di un tiro (specie quelli di medio bassa difficolt .... sono i miei) strappassero un ciuffetto di erba, be i tiri risulterebbero pi belli e puliti per tutti.
Queste cosette sembrano scontate ma, purtroppo, non a tutti i frequentatori delle falesie ...
Grazie di tutto, ci si vede in giro
Luigi Fantoni.


   
4 Novembre 2015.
Una mostra per scoprire il microcosmo delle rocce dolomitiche, varcando il confine tra Micro e Macro

 DolomitiArtRock  è un evento culturale che vuole svelare al largo pubblico la bellezza del microcosmo delle rocce dolomitiche. Consiste in una mostra itinerante di stupende immagini realizzate al microscopio partendo da sottili “fogli” di rocce campionate nell’Ampezzano. L’autore di queste inedite immagini è il petrografo Prof. Bernardo Cesare del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
Dolomiti Project srl, Laura Jaurena e Mase Press srl hanno ideato questa esposizione itinerante che vuole far varcare il confine fra micro e macro, facendo cogliere, attraverso un viaggio nel tempo di circa 75 milioni di anni, come la bellezza del paesaggio dolomitico, con i suoi contrasti cromatici, si rifletta anche nell’unità di base delle rocce: i minerali.
La mostra dopo essere stata esposta a Cortina (Museo Paleontologico delle Regole d’Ampezzo) e ad Auronzo di Cadore (LabFest 2015 Dolomiti UNESCO - Museo Palazzo Corte Metto) durante l’estate 2015, sta girando ora attraverso le Alpi grazie all’appoggio di Montura e dei suoi Alpstation… di seguito le date fin’ora fissate:
DolomitiArtRock AlpStation Milano: dal 15 Ottobre al 9 Novembre
DolomitiArtRock AlpStation Brianza: dal 9 Novembre al 30 Novembre
DolomitiArtRock Brescia: dal 30 Novembre.
Seguiteci, ci saranno ulteriori sorprese.
    
4 Novembre 2015.
Riceviamo da Gianni Ronchi, autore dei nuovi settori di Galbiate insieme all'amico Flavio De Stefani (BLACK MACIGNO, OASI, 5 SCORPIONI, LE ROVINE, L’ISOLA DEI FAMOSI) alcune note sulla falesia, che riassumiamo come segue.

Arrampicando a Galbiate, sto trovando delle brutte situazioni che rasentano la pericolosita': soste con moschettone rovinato, furto di golfari e piastrine oltre che alla base anche sulle vie, sostituzione di moschettoni di calata (suppongo perché usurati oppure rubati) con moschettoni in alluminio che dopo poco utilizzo sono gia' meta consumati. Negli ultimi 2 anni, a parte qualche piccolo intervento, non e' stato fatto nessun tipo di manutenzione, anche perché stiamo aspettando che parta il progetto (Nota: l'Accordo di Programma per le falesie in provincia di Lecco) , e non ultimo la questione economica.... Per le situazioni pericolose che trovo, al momento le sistemo. Chiedo però di far presente agli arrampicatori di non fare il "fai da te", ma di segnalare eventuali anomalie.

Come esempio dei problemi alle soste, alleghiamo due foto di Gianni che parlano da sole.

Falesie come quelle di Galbiate, Erna Sorpese e Nibbio, per fare solo degli esempi, sono talmente frequentate che il problema di una mautenzione regolare e (diremmo anche) qualitativamente adeguata, è sempre più urgente. A Erna Sorprese l'intervento della Comunità Montana Lario Orientale Valle San martino è in dirittura di arrivo, per le altre ci si affida ai personaggi che cercano di correre ai ripari. Uno di questi è il Gianni Ronchi, poi ci sono il De Toffol e il Lainati alla falesia del Tramonto, per citare quelli che conosciamo meglio, oltre naturalmente al "boss" Delfino Formenti che tiene costantemente sotto controllo le sue falesie e ne effettua una onerosissima manutenzione. Non sono gli unici esempi, però questi benefattori non abbondano; inoltre c'è il problema del reperimento dei materiali.

Concordiamo quindi in pieno con il messaggio di Gianni, compresa l'affermazione sul "fai-da-te" (che, anche se fatto con le migliori intenzioni del mondo, non sempre è efficace).

Ad inizio 2016 partiranno i cantieri dell'Accordo di Programma su una selezione di falesie in provicia di Lecco, e Galbiate è in Pole Position. Gli interventi verrannno effettuati su falesie già esistenti, cercando il parere dei chiodatori originali o dei personaggi che più di altri ne conoscono i problemi e magari hanno anche già effettuato opere di manutenzione.  ....

P.S.: purtroppo ogni tanto si evidenzia che non c'è "solo" il problema della manutenzione.... ogni tanto affiorano anche atti di vandalismo... Abbiamo visto le foto in rete del povero albero tagliato a Scarenna. Non abbiamo parole per esprimere il disprezzo verso chi ha compiuto questo gesto, come pure, già che ci siamo, verso gli autori del massacro del bosco sotto Erna Soprese e sotto la falesia del Masone.

    
14 Ottobre 2015.

LAVORI IN CORSO IN FALESIA
comunicato num. 2 del 14.10.2015, d'intesa con la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino (CMLOVSM)

Oggetto

Stato di avanzamento degli interventi in falesia a cura della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito del P.I.S.L. Montagna 2011/2013 (Programma Integrato di Sviluppo Locale)

- Erna Sorprese - Settore Principale 
- Strapiombo di Mandello 
- Grotta di Mandello 
- Parete Stoppani 

Nota bene

1) questi interventi non fanno parte (pur seguendone lo spirito e le linee guida operative) dell'Accordo di Programma sulle falesie lecchesi di Regione Lombardia, promosso dall'Assessorato allo sport e politiche giovanili, che saranno realizzati nel 2016

2) Questi interventi, ognuno con specificità proprie, sono stati programmati in sostituzione dei lavori nella falesia del Corno del Nibbio ai Piani dei Resinelli, la cui realizzazione non è stata possibile per le note vicende già pubblicate sulla stampa locale.

3)
In allegato esempi di cartello segnaletico e targa in legno, quest'ultima da fissare alla base della falesia, con indicazione delle norme comportamentali minime attraverso icone standard: non accendere fuochi - evitare rumori inutili, non abbandonare rifiuti         Foto1  Foto2

- Falesia del Pizzo d'Erna - Placca delle Sorprese
 
Comune di Lecco, Località Versasio


AVANZAMENTO LAVORI

- Sono attualmente in corso gli interventi in parete. Si avvisa che la falesia rimane inagibile fino al termine dei lavori, di cui sarà dato tempestivo avviso

- A completamento degli interventi alla base della falesia, verranno posate due panchine realizzate in tronco di castagno scortecciato

- Grotta di Mandello e Strapiombo di Mandello
  
  Comune di Mandello del Lario

AVANZAMENTO LAVORI

Sono iniziati gli interventi in parete. Si avvisa che  le falesie Grotta e Strapiombo di Mandello sono inagibili fino al termine dei lavori, di cui sarà dato tempestivo avviso

- Parete Stoppani
   
Comune di Lecco

AVANZAMENTO LAVORI

Verrà segnalata la temporanea chiusura della falesia in occasione dell'allestimento di alcuni piccoli terrapieni alla base della parete
    
12 Ottobre 2015.
Purtroppo un'altra notizia negativa dal fronte falesie: Saverio De Toffol, il chiodatore della Falesia del Tramonto, ci comunica che ignoti ladri hanno rubato la sosta di calata del tiro Opinioni di un Clown. Attenzione quindi a percorre questo itinerario.  Il fatto si commenta da solo (d'altronde ormai si ruba di tutto: soste, corde fisse, moschettoni di calata, piastrine, relazioni.................) e quindi non sprechiamo parole, che usiamo invece per ringraziare ancora una volta il Saverio per l'impegno, e già che ci siamo anche il Roberto Lainati, anche lui attivissimo da quelle parti a sistemare e pulire.

Presto contiamo di pubblicare news positive. 

      
6 Ottobre 2015.

LAVORI IN CORSO IN FALESIA

comunicato num. 1 del 05.10.2015, d'intesa con la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino 
(CMLOVSM)

Oggetto

Stato di avanzamento degli interventi in falesia a cura della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito del P.I.S.L. Montagna 2011/2013 (Programma Integrato di Sviluppo Locale)

- Erna Sorprese - Settore Principale 
- Strapiombo di Mandello 
- Grotta di Mandello 
- Parete Stoppani 

Nota bene

1) questi interventi non fanno parte (pur seguendone lo spirito e le linee guida operative) dell'Accordo di Programma sulle falesie lecchesi di Regione Lombardia, promosso dall'Assessorato allo sport e politiche giovanili, che saranno realizzati nel 2016

2) Questi interventi, ognuno con specificità proprie, sono stati programmati in sostituzione dei lavori nella falesia del Corno del Nibbio ai Piani dei Resinelli, la cui realizzazione non è stata possibile per le note vicende già pubblicate sulla stampa locale.

- Falesia del Pizzo d'Erna - Placca delle Sorprese
  Comune di Lecco, Località Versasio


IL PROGETTO

- Pulizia del sentiero di accesso alla falesia e alla Ferrata Gamma1 al Pizzo d'Erna
- Pulizia e sistemazione della base della parete
- Pulizia della parete
- Richiodatura degli itinerari sul lato destro della falesia (da Equilibri nostalgici a Dito Gomez)
- Sostituzione di tutte le soste, attualmente ancora a cavallotti artigianali

AVANZAMENTO LAVORI

- Sono terminati i lavori di pulizia alla base della parete e sul sentiero di accesso
- Il prossimo 7 ottobre inizieranno gli interventi in parete. Si avvisa che da quella data la falesia sarà inagibile fino al termine dei lavori, di cui sarà dato tempestivo avviso  

Foto della base PRIMA
DOPO la pulizia

- Grotta di Mandello e Strapiombo di Mandello
    Comune di Mandello del Lario


IL PROGETTO


- Pulizia dei sentieri di accesso alle falesie e miglioramento del collegamento tra le due falesie
- Pulizia alla base della falesia della Grotta
- Richiodatura di tutti gli itinerari, sostituzione di tutte le soste e dei rinvii fissi

AVANZAMENTO LAVORI

- Sono terminati i lavori di pulizia alla base della Grotta e sui sentieri di accesso
- I lavori in parete inizieranno successivamente a Erna Sorprese. Verrà comunicata la data di chiusura delle falesie (intorno a metà ottobre, tempo permettendo)

- Parete Stoppani
   
Comune di Lecco

IL PROGETTO

- Pulizia del sentiero di accesso alla falesia, partendo dal rifugio Stoppani
- Pulizia e sistemazione della base della parete 

Nota Bene: la CMLOVSM è intervenuta solo nella sistemazione alla base della parete e sul sentiero di accesso. Il lavoro in parete è stato effettuato da Delfino Formenti, a titolo di volontariato, il quale sta ancora lavorando nel settore destro, dove si chiede di non accedere fino a nuovo avviso.

AVANZAMENTO LAVORI

- Sono in corso i lavori di pulizia alla base della parete e sul sentiero di accesso
- Verrà segnalata la temporanea chiusura della falesia in occasione dell'allestimento di alcuni piccoli terrapieni alla base della parete
   
18 Settembre 2015.
ATTENZIONE: EVITARE LA FALESIA DI VERSASIO
Si chiede gentilmente di non recarsi alla falesia di Versasio per non intralciare il lavoro di manutenzione che sta effettuando Delfino Formenti.

Grazie e buone arrampicate (per ora da altre parti).

      
14 Settembre 2015.
Riceviamo da Marco Colombo e pubblichiamo integralmente (senza aver avuto occasione di ripeterla) la relazione di una via nuova "di ricerca" in Grignetta su un torrione semi-sconosciuto. La via è breve, ma combinata ad altre in zona puo' risultare interessante. Grazie Marco. 
     
3 Settembre 2015.
Leggiamo con piacere il comunicato del sindaco di Asso in data 28 Agosto 2015 riguardo la falesia di scarenna.
Le premesse lasciano ben sperare per il futuro di Scarenna: pare proprio che la Amministrazione di Asso intrenda riaprire la storicissima (e bella) falesia. Molto positivo leggere che una Amministrazione  considera la falesia una opportunità per il territorio, invece che un problema. Falesie e arrampicata sportiva (oltre alle altre modalità di fruizione outdoor, come escursionismo, mtb etc.) costituiscono a nostro parere un vero e proprio patrimonio di pubblico interesse. 

    
28 Agosto 2015.
Meeting di arrampicata sulle pareti dei Corni di Canzo
Locandina1  -  Locandina2
Riceviamo e volentierissimo pubblichiamo, le locandine relative alla "due-giorni" organizzata dal CAI Valmadrera al rifugio S.E.V. in occasione del 50° della scuola di alpinismo Attilio e Piero Piacco. Un meeting di arrampicata sulle pareti dei Corni di Canzo, nella splendida cornice di Pianezzo, balcone sul lago e sulle Grigne. Sono particolarmente legato al C.A.I. Valmadrera sia perchè ne sono socio, sia perchè ho iniziato ad arrampicare proprio con la scuola Attilio Piacco nel 1974. Uno degli istruttori era il mitico "Don" (Don Agostino Butturini, fondatore del gruppo Condor di Lecco), ed io, insieme al Ciusse, al Mela, all'Eros... eravamo poco più che bambini. In occasione del raduno, verrà presentata la nuova guida delle arrampiate sui Corni.

Pietro Corti

     
27 Agosto 2015.
Enrico Riva, che ringraziamo, ci segnala una scarica di sassi avvenuta ieri al settore principale del LARIOSAURO. Per fortuna nessun ferito, solo un gran spavento (chi recuperasse il rinvio "di fuga" lasciato da Enrico potrebbe lasciarlo ad Abi al negozio ALPSTATION).
Abbiamo spesso riportato in questa sede situazioni analoghe su tutta la sponda orientale del Lario o all'Angelone, ma nessuna falesia è esente!
Quindi vale la regola generale (soprattutto per aree sovrastate da grandi pareti, ripidi pendii ghiaiosi e boscosi o altre strutture) che ribadiamo per l'ennesima e ultima volta, che è consigliabile evitate i periodi successicvi alle pioggie o le giornate di forte vento. Comunque sta al singolo decidere se correre il rischio o meno. L'arrampicata in falesia è soggetta a rischi ambientali che vanno considerati in piena autonomia da ogni scalatore.

Piccola nota a margine, già che ci siamo: oltre a valutare le condizioni della falesie e dei suoi dintorni, lo scalatore dovrebbe munirsi di chiave per chiudere gli eventuali dadi allentati, di guanto da lavoro per strappare qualche rovo, di spazzolino per pulire le prese dalla magnesia e dagli orribili segni fatti per marcare appigli e appoggi. 

    
23 Agosto 2015.
Riceviamo da Andrea Carì e Giovanni Giarletta la relazione della via nuova da loro aperta nello scorso Luglio sulla Bastionata Sud dello Zucco Barbisino a Bobbio.
La pubblichiamo con l'auspicio di aggiornare a breve con le altre vie presenti in questo interessante settore.

   
13 Agosto 2015.
Pubblichiamo la relazione del Pizzo d'Eghen (l'èghen è il maggiociondolo, piccola pianta molto diffusa sulle nostre montagne, che a maggio si ornano della sua fioritura a grappoli gialli), dove sono state aggiornate la descrizione e il disegno della via Siddharta grazie al materiale ricevuto dall'ottimo Pietro Buzzoni. In occasione della sua recente ripetizione del 7 agosto 2015 con Andrea Carì, Pietro ha apportato alcune modifiche e qualche integrazione alla chiodatura della via come indicato di seguito.
- Attrezzata S2 con 2ch.
- Attrezzata S3 con 1 ch. Sosta da rinforzare con 1 nut e 1 friend 0,75 BD, o 1 ch. a lama
- Attrezzata S4: lasciati 3 ch. e spostata la sosta nel diedro, rendendo più diretta la linea di salita
- Attrezzata S5 con 2 ch.
- Attrezzata S6 con 1 Bong + 1 ch.
- Integrata chiodatura in L4: lasciati 2 ch
- Integrata chiodatura in L5: lasciati 2 ch
- Integrata chiodatura in L6: lasciato 1 ch
- Integrata chiodatura in L7: lasciato 1 ch
La via è rimasta attrezzata solo con chiodi tradizionali. L'impegno della via non è stato assolutamente modificato, tantomeno facilitato. Anzi, ora, restando lungo la direttiva del diedro strapiombante, è aumentata la continuità. Siddharta quindi resta sempre una via alpinistica, a tratti "expo". Per salirla è indispensabile avere un'ottima preparazione all'itinerario e all'ambiente (isolato e severo) dove la via si sviluppa.

    
8 Agosto 2015.
CARO AMICO SIGARO DONES, BUON COMPLESECOLO
SIGARO DONES, Pareti est e sud : VIA FASANA
Primi salitori Eugenio Fasana, Erminio Dones e Angelo Vassalli
8 agosto 1915, dopo un primo tentativo effettuato il 1 agosto 1915

 
100 anni fa veniva calcata per la prima volta la stretta cima dell'incredibile guglia posta appena a sud del Torrione Magnaghi Meridionale, in Grignetta. Non era servita troppa immaginazione per battezzarla, visto l'aspetto di gigantesco "Avana" alto circa 100 metri, con le radici sprofondate nel Canalone Porta. Ci è voluto invece del gran fegato per provare a salirla.
Le tecniche di arrampicata erano ancora a dir poco rudimentali e solo da pochissimi anni, grazie a Otto Herzog, era andato diffondendosi in arrampicata l'uso del moschettone che, abbinato al chiodo da roccia perfezionato da Hans Fiechtl, permetteva finalmente manovre di corda decenti.
Coraggio, ci voleva, ma per avere qualche speranza di conservarsi in salute serviva soprattutto essere un ottimo arrampicatore.
Dopo un primo tentativo, che comunque era arrivato non molto distante dal bombamento sommitale, la cordata milanese riprova appena una settimana dopo. Il capocordata è Eugenio Fasana (Gemonio 1886 - Milano 1972, alpinista, scalatore, pittore, scrittore). Figura di primo piano nella Società Escursionisti Milanesi, Fasana è stato uno dei principali alpinisti lombardi della prima metà del 900 ma soprattutto, a mio parere, è stato un fantastico scalatore capace di superare con pochissimi mezzi salite di assoluto rilievo tecnico.
I suoi capolavori sono scolpiti sulle guglie della Grignetta, sul Primo Magnaghi, il Fungo, il Campaniletto, la Lancia, la Torre e, soprattutto, il Sigaro. Pareti verticali e compatte, salite utilizzando qualche chiodo qua e là (sul Sigaro qualcuno in più... ma lì si viaggia già su un "quinto" espostissimo).
Una delle sue prime ascensioni di rilievo non è però sulle Grigne, ma sulla elegante parete nord est del Corno Centrale di Canzo, dove nel 1910 supera la fessura camino che incide la parete sulla destra. La via ha l'eleganza delle linee naturali, peccato solo che la roccia non sia granchè…. Tuttavia alcune recenti ripetizioni, effettuate più che altro "per curiosità", si sono imbattute inaspettatamente in un tratto in fessura-camino molto difficile, superato dal Fasana quasi sicuramente per gran parte (interamente?) in libera su difficoltà difficilmente valutabile... Sesto grado? Un vero exploit, riportato alla luce solo in questi ultimi anni.
Da non dimenticare poi la sua importante impresa, ormai verso la fine della carriera di scalatore di punta, compiuta nel 1925 con Vitale Bramani sulla grande parete nord est del Pizzo della Pieve (circa 800m di dislivello) in Valsassina.

Da notare che il sig. Fasana può vantarsi di avere addirittura due pareti a lui dedicate: quella del Corno di Canzo e quella sul Pizzo della Pieve. Niente male davvero…

Il simbolo della sua attività di rocciatore è il Sigaro, salito con scarpette con la suola di corda, una fune di canapa, una manciata di pesanti chiodi di ferro e qualche moschettone..... Dapprima un camino verticale, dove la corda penzola libera tra le gambe, poi ripide paretine ben provviste di lame e fessure, quindi un muro di una decina di metri verticale e compatto, dove Fasana ricorre a qualche chiodo (e fa pure un voletto trattenuto dai compagni... nel senso che gli cade praticamente in braccio), infine un traversino a sinistra che lo fa riflettere a lungo. O la va o la spacca. Il Dones, altro gigante dei pionieri dell’arrampicata su roccia nelle Grigne, lo sprona in malo modo dopo una serie di tentennamenti nei pressi dell’ultimo chiodo, così Fasana parte deciso su piccoli appigli, con le scarpette che cercano l’aderenza su appoggi sfuggenti. Grado incerto, anche qui. La scala di valutazione delle difficoltà verrà inventata 10 anni dopo.  
Quando nel frattempo il Boga aveva trovato una variante molto più facile sulla sinistra...

Pietro Corti

Segnaliamo il libro di Daniele Astrologo, Gianni Pozzi e Luca Zuccala (l'ottimo pronipote del grande Eugenio) Eugenio Fasana Mitografia di un alpinista, pubblicato in occasione della mostra inaugurata al Museo Civico Floriano Bodini (Gemonio) il 20 settembre 2014.

   
1 Agosto 2015.
GALBIATE: DIMENTICANZA O SCELTA?

Pubblichiamo una lettera di riflessione mandataci da Gianni Ronchi, cugino del "serial" climber Alessandro e a sua volta, in compagnia dell'ottimo Flavio De Stefani, chiodatore di nuove interessanti falesie (Pungitopo, Promesse nel sole .... ) e settori (Galbiate Oasi, Black Macigno ecc... Cioè tutto quello che c'è di nuovo a Galbiate), già pubblicate in questo sito. Il tema è quello del "non dimenticare", applicato in questo caso alla storia dell'arrampicata locale.

Questa domanda me l’ero posta alcuni giorni dopo la manifestazione avvenuta a Lecco, ove si presentava il film “Prese libere” dopo aver telefonato al cugino Alessandro per chiedere com’era andata.
La stessa domanda me la sono riproposta avant’ieri dopo aver letto un articolo sul mensile Orobie di agosto (di cui sono felicemente abbonato) in cui si parla della riqualificazione delle falesie lecchesi.
Due righe per dire chi sono. Mi chiamo Ronchi Gianni, dal 2002 fino al 2010 assieme a De Stefani Flavio siamo stati presenti a Galbiate aprendo nuovi settori (alcuni da solo, altri insieme). Al tempo la falesia contava circa 60 tiri, dopo il nostro intervento è passata a più di 160. L’opera di pulizia delle pareti ha richiesto un enorme lavoro specialmente nei settori Oasi e Le Rovine a causa della qualità della roccia, (l’area era una ex cava). Come gradi, prevalgono quelli bassi, o di media difficolta, e per questo accessibili ad un utenza molto ampia. Dopo Galbiate ci siamo spostati a Pradello con altre 2 falesie Il Pungitopo, e Promesse nel sole con più di 30 tiri in totale. Non abbiamo mai avuto alcun tipo di finanziamento né da privati, né da associazioni o negozi sportivi, eccezion fatta per la falesia di Promesse nel sole, (tutto il materiale è stato fornito dal gruppo Gamma) e 15 euro che mi ha dato una ragazza mentre ero a Galbiate a pulire lasciandomeli nelle scarpe. Debbo però dire che non ho mai cercato sponsor.
Detto questo ritorno alla domanda iniziale, perché’ durante quella manifestazione fra le persone che erano state invitate a salire sul palco, non c’era Alessandro Ronchi, che ha avuto un ruolo fondamentale negli anni passati, ricercando e chiodando centinaia e centinaia di tiri? Ed è stato solo grazie a Delfino Formenti che l’ha invitato sul palco che Alessandro ha potuto dire chi era e cosa ha fatto? Poi come dicevo prima, leggendo l’articolo su Orobie di agosto, ove si tratta delle grandi opportunità che ha il territorio Lecchese grazie alla sua conformazione geografica di attrarre turismo, trovo che la falesia di Galbiate si annovera fra le 10 “top-ten” dell’outdoor lecchese, e che è inserita nel progetto di riqualificazione delle Falesie (questo lo sapevo) quando arriveranno i contributi regionali. E qui si ripresenta ancora la stessa domanda, si dimenticheranno o sceglieranno? Sono mesi che gli addetti ne stanno parlando, qualche riunione l’hanno già fatta, speriamo non dimentichino o peggio non scelgano.

Vista la stagione, e il tempo che ora ci è amico, auguro a tutti buone ferie e buone arrampicate .
Gianni Ronchi
.
   
11 Luglio 2015.
Serata culinaria con menù tipico di montagna.
Sabato 25 Luglio 2015
Sede GEV Lumaca ore 19:00
Vercurago (LC) Via San Gerolamo, 12

"Una donna è venuta in Grigna"
Storia della madrina dell'alpinismo lecchese

A seguire proiezione dei film:
Con le spalle nel vuoto - Vita di Mary Varale
Un viaggio dei nostri giorni nel cuore del Gruppo delle Grigna

Introduzione ai film di Alberto Benini, Pietro Corti e dei registi Sabrina Bonaiti e Franco Lozza
Info e prenotazioni  info@gliamicidichiara.org  o tel. 328-4106118
www.daicostruiamoloinsieme.it

    
11 Luglio 2015.
Riceviamo da Pietro Buzzoni la news di alcuni ritocchi da lui apportati alla sua Anima nelle nuvole al Torrione Magnaghi Meridionale in Grignetta, dedicata a Lorenzo (Lore) Mazzoleni, che volentieri pubblichiamo nella "topos" aggiornata.
La via è stata aperta da Pietro Buzzoni ed Eugenio Pesci nel settembre 2009 in due uscite. Si tratta di un itinerario molto valido su ottima roccia, in ambiente magnifico, su una delle pareti più belle e storiche (e fresche, valore aggiunto non da poco in periodi di caldazza come questi) della Grigna Meridionale. Il 2 maggio 2015 Buzzoni ritorna sulla via  in compagnia del forte e preparato, ma soprattutto paziente, Fabio Molteni, apportando  alcuni interventi di restyling che sostanzialmente non modificano l’impegno della salita, che resta sempre alpinistica e in alcuni tratti anche decisamente ingaggiosa per la distanza delle protezioni e la difficoltà/impossibilità di integrare. La roccia, generalmente buona nella prima metà, con un tratto ripulito sul primo tiro (molto particolare per la grande esposizione) nella metà superiore è decisamente splendida. La scalata inoltre è sempre molto varia e continua, mai scontata. In questa occasione, Pietro ha attrezzato la discesa in doppia sulla via, avvisando che si tratta comunque di calate impegnative e molto esposte!
Buone scalate e un grosso grazie al Pietro Buzzoni .
    
5 Luglio 2015.
Mostra fotografica: - Arrampicare oggi al Nibbio  (Foto di Luca Lozza)
Piani Resinelli 11 Luglio - 20 Agosto 2015  aperta tutti i giorni, ingresso libero
Presso il Ristorante 2184 - Il Forno della Grigna 
    
24 Giugno 2015.

Falesia del Lariosauro: è cauta recentemente una grossa scarica di massi tra il Settore Branchiosauro e lo Strippopollo, ingombrando il canale che si deve percorre per qualche decina di metri per passare da un settore all'altro. Si sconsiglia vivamente per un po' (di mesi) di percorrere questo canale; per l'avvicinamento alla falesia utilizzare uno dei due accessi (1) dal Viale Turati o (2) dal basso, zona Caviate, a seconda del settore che si vuole visitare.
Ringraziamo Delfino Fromenti (che era in zona per pulire il sentiero) per la segnalazione. 
 

   
21 Giugno 2015.

Qualche mese fa mi contatta Martina Frigerio per delle informazioni su alcuni tiri che aveva salito nel lecchese e rimango colpito dalla sua capacità di trasmettere un frizzante entusiasmo, attraverso le poche righe di qualche email. Poi la conosco in occasione delle riprese del film “Prese libere” di Nicoletta Favaron (per il C.A.I. Lecco – Monti Sorgenti 2015), trovando conferma della prima impressione. Allora mi viene una gran voglia di spingerla a raccontarsi ……  Pietro Corti
Partecipa all’intervista Serena Ponti di Lecco .

Intervista  |   gare   |    falesia   |   Photo Gallery  


Notizia fresca di ieri: il quinto 8a di quest'anno  per Martina con "Bianconiglio" a Villa d'Almè.
    
19 Giugno 2015.

Venerdi' 26 e Sabato 27 Giugno
Super sconti a partire dal 20% su MONTURA e altre super offerte già da ora.


    
15 Giugno 2015.
Zucco Angelone - Attenzione alle vipere

Alberto Trombetta segnala la presenza di 2 esemplari di Biacco (non velenoso) in una facile placca lungo l'accesso allo Specchio del Grifone (forse placca Tennis/Tien an Men), notati su alcune cengie laterali alla parete, e 3 (o piu' ) Aspidi che trovano riparo nelle prese(!) di una via di piu' tiri chiamata Gladio all'estremità destra della placca.  

    
7 Giugno 2015.

In riferimento agli articoli apparsi in rete sulla recente vicenda della falesia del Nibbio, Piani dei Resinelli, Gruppo delle Grigne, e della replica pubblicata dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, aggiungiamo qualche brevissima riflessione. D'altronde ne stanno parlano già in tanti, quindi due chiacchere le facciamo anche noi, visto che ci sentiamo particolarmente legati al territorio verticale lecchese. Sappiamo bene che di fronte alle granitiche certezze di molti autorevoli opinionisti o esperti del Nibbio è inutile replicare, quindi andiamo per punti per non perdere troppo tempo:

- La Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino sceglie di approcciare la riattrezzatura del Nibbio come per l’intervento Grigna – Medale del 2002, cioè sottoponend
o il progetto a un team di scalatori che conoscono perfettamente la falesia e di cui (alcuni di loro) ne sono i chiodatori e gli autori della gran parte delle manutenzioni sia in parete che alla base.
- Vediamo quindi che sono state evitate commissioni "politiche" costituite con il Manuale Cencelli e ce ne rallegriamo; evidentemente è stato scelto di dialogare con chi conosce la situazione ed ha l'esperienza per dare una mano. Indipendentemente dal colore del maglione.

- La volontà di sistemare il Nibbio nasce dalla constatazione che la situazione non è ideale: ancoraggi di qualità molto disomogenea; alcuni pericolosi posizionamenti, soprattutto in partenza; una parte della base della falesia da sistemare, essendo da anni attrezzata con gradoni fatiscenti (ma utili, altrimenti non ci sarebbe chi ad ogni stagione cerca di rimetterli insieme: solo chi frequenta il Nibbio ne apprezza l'utilità)

- Ognuno la vede come vuole, ma a nostro parere se a Lecco ci fosse una sola altra falesia estiva di pari livello e bellezza (o anche più brutta) del Nibbio, però con materiale e chiodatura più recente/decente, il Nibbio sarebbe un luogo MOLTO più tranquillo. Senz'altro, molti degli opinionisti che già ci vanno poco, non ci andrebbero più del tutto

- Quindi: se l’intervento in parete e alla base è considerato utile da molti, qualcuno prima o poi lo deve fare, se possibile in modo un po’ più “definitivo”, sobbarcandosi i costi in materiale e tempo

- Finalmente, ad un certo punto un Ente pubblico decide di intervenire (in Italia non è una novità assoluta), con la chiara volontà di condividere il progetto (come detto sopra, e questa sì che è una novità) avendo già dimostrato nel passato di avere l'esperienza e le competenze necessarie per gestire i lavori di questo tipo ed i relativi costi.

- Contando i tiri sulla nostra topos o su altre topos (senz'altro altrettanto autorevoli, a patto che non siano rubate),  considerando anche le varianti, le "prolunghe" ecc... e moltiplicando il numero stimato di ancoraggi/tiro X un costo stimato (derivato da listini e preventivi di massima) per ancoraggio + il numero di ore stimato del lavoro di uno stimato operatore professionale (G.A.) X la tariffa giornaliera, si trova un costo stimato per gli interventi in parete, a cui va aggiunta la richiesta di togliere TUTTI i vecchi ancoraggi (col flessibile o con la mazza) e di tappare con resina i tristi buchi delle vecchie richiodature, aggiungendo infine l'IVA (Imposta Veramente Alta)

- A questo punto il bravo progettista, che sa il fatto suo altrimenti farebbe un altro mestiere (tipo l'opinionista), inizia a chiedere sconti e ribassi, decide (di comune accordo con lo Stimato Gruppo Volontario di Lavoro di Bravi & Competenti Scalatori Senza Maglione) di smantellare qualche inutile porcata presente in parete, ottimizza il tutto, ed ottiene il costo definitivo che, auspicabilmente, può essere significativamente più basso di quello previsto
- Intanto però, pur trattandosi di costi stimati e non spesi, arrivano gli Esperti (assai poco Stimabili) che formulano immediatamente l’equazione: c’è di mezzo la mano pubblica = ci sono per forza giochetti + spartizioni (affermazione francamente gratuita e un pochino "forte") + scarsa competenza nel mettere insieme i costi + mani (e tasche) bucate

- Che sia giusto interrogarsi sulla natura del progetto e sui costi non lo si discute, al contrario è discutibile l’atteggiamento di chi si schiera subito “contro”, probabilmente rallegrandosi che non se ne fa nulla. Per fortuna molti di questi personaggi al Nibbio ci vanno poco. Ora a quanto pare non ci andranno nemmeno più, essendo espressamente vietata la frequentazione della storica falesia che tornerà così ad essere un luogo tranquillo e solitario, custode delle memorie del passato, delle grida gioiose del giovane che arrivava in catena dopo aver "chiuso il tiro" per tanto tempo provato, oppure delle imprecazioni perché, al contrario, anche 'stavolta non ha avuto le palle necessarie per alzarsi dall'ultima protezione inseguendo quella successiva, sempre troppo lontana.
La tenera volpina (senz'altro era una femmina) che nelle ultime stagioni usciva dal bosco guardandoti con occhi languidi cercando qualcosa da mangiare per i suoi cuccioli nascosti in qualche cespuglio, mentre l'aquila volteggiava alta nel cielo, pronta a far merenda con i suoi piccoli, troverà solo i mozziconi di sigaretta e i cerotti per le dita, che animali di altra specie hanno dimenticato tra i sassi. La pace tornerà a regnare nel luogo in cui Emilio Comici, l'uomo chiamato Leggenda, istruiva i trepidanti operari e scalatori lecchesi svelando i segreti della moderna tecnica di arrampicamento acrobatico. Chissà se si sentirà ancora l'eco delle martellate sul punteruolo menate da un capellone scapestrato (ma abilissimo scalatore) per fissare i primi tasselli a espansione sui meravigliosi muri grigi che separano le severe fessure dove erano passati i Grandi. Il silenzio calerà pian piano, mentre le folate di nebbia si insinueranno tra i faggi coprendo di un velo di umidità gli appigli che nessuno stringerà più.

Pietro Corti
Paolo Vitali

   
4 Giugno 2015.

Venerdì 19 Giugno ore 21.00
Un'eccentrica arrampicata per coste, dorsi e pagine dei libri di montagna
CONFERENZA con Alberto  Benini

Domenica 5 Luglio ore 15.30 /18.00
Piccoli baroni rampanti
Sugli alberi di Villa de Ponti
Arrampicata protetta per ragazzi tra i 10 e i 15 anni
Con Overtrees (in caso di maltempo: rinvio a domenica 19 Luglio)

    
24 Maggio 2015.
L'ANGELONE E LA CADUTA SASSI   (Foto di Pietro Buzzoni)
Clicca per ingrandireSabato 9 maggio cadono un paio di scariche di sassi allo Zucco dell'Angelone in Valsassina, tra i settori Placca del pistolino e Muro del pianto, per fortuna senza colpire nessuno. A seguito della segnalazione degli scalatori presenti, i volontari del Soccorso Alpino e i Vigili del Fuoco effettuano una perlustrazione e perimetrano l'area, mentre il sindaco di Barzio emette una ordinanza che vieta l'accesso a tutto l'Angelone. Recentemente, a seguito di ulteriori sopralluoghi, l'ordinanza viene revocata e si può tornare a scalare, anche grazie al fatto che le vie di arrampicata ed i relativi ancoraggi non sono stati toccati. Questo in estrema sintesi; per gli approfondimenti si può consultare Valsassina.news
L'Angelone è un posto un po' particolare, caratterizzato da risalti rocciosi intervallati da ripidi pendii boscosi e altrettanto ripidi canali, che fanno da imbuti naturali convogliando detriti vegetali e sassi. Canali dove si formano accumuli trattenuti a stento da barriere di legna morta e alberi caduti. Spesso, inoltrte, sopra i salti rocciosi si trovano massi accatastati o appoggiati agli alberi, che raramente sono di alto fusto. La situazione quindi è da sempre molto precaria e ogni tanto, quando le barriere cedono o gli alberi che trattengono i sassi vengono mossi dal vento, si verificano le scariche. Anche il passaggio dei selvatici è causa di caduta sassi. Uno dei problemi principali è rappresentato quindi dall'eccessivo carico dei pendii boscosi, dove non viene effettuato il taglio degli alberi che, oltre a generare detriti, contribuiscono a spaccare il terreno con le radici, indebolendolo ulteriormente .

Clicca per ingrandireLa frequentazione è l'altro importante fattore di rischio: non è tanto che all'Angleone cadono più sassi rispetto al passato, quanto il fatto che gira moltissima più gente per cui (in particolare nei periodi dei corsi roccia) si creano assembramenti soprattutto sotto i settori easy, come il Pistolino. La frequentazione delle falesie richiede allora un approccio consapevole del terreno su cui ci si sta muovendo: per prima cosa, trovandosi in ambiente outdoor, una certa dose di imprevisti, come la caduta sassi, va messa in conto anche nei luoghi apparentemente più sicuri. A maggior ragione nelle pseudo-falesie come l'Angelone. "Pseudo" proprio per il particolare tipo di contesto che, per la sua complessità, può essere definito terreno d'avventura. Oltre all'Angelone, si può portare l'esempio dei settori di arrampicata sportiva della sponda orientale del lago, sovrastati da pareti alte alcune centinaia di metri.

Chiudere la falesia quando cadono i sassi  può essere una soluzione di emergenza per l'immediato, ma, passato il momento, è necessario pensare alle soluzioni o almeno promuovere e seguire comportamenti adeguati. La sicurezza deriva in prima battuta dai propri atteggiamenti, e tanti cartelli diventerebbero superflui se si riuscisse a "leggere" il luogo in cui ci troviamo. Altrimenti tanto vale chiudere preventivamente tutte le falesie, in quanto i sassi hanno da sempre la pessima abitudine ci continuare a cadere...

Clicca per ingrandireSi rende comunque evidente la necessità di verifiche programmate e della pulizia (per quanto possibile) per le falesie molto frequentate soprattutto, come detto prima, se inserite in situazioni particolari. Non è facile come dirlo e si tratta di interventi costosi; d'altronde non ha senso parlare di turismo legato alle attività outdoor e non considerare i costi della manutenzione. L'Accordo di Programma sulle falesie in Provincia di Lecco tra Regione Lombardia, Comunità Montane, Comune di Lc e altri soggetti, tra cui le Guide Alpine, va appunto in questa direzione. Allo Zucco Angelone si tratterebbe di alleggerire dagli alberi le aree soprastanti i settori di arrampicata, di disgaggiare dai sassi e dalla vegetazione morta e di controllare gli accumuli più pericolosi. Non sempre però questo è fattibile, oppure non produrrebbe effetti significativi se le aree risultano troppo articolate e complesse. Andrebbero considerati almeno i settori più frequentati, dove si possono formare pericolosissimi assembramenti alla base, mentre in altri molto probabilmente non sarebbe neanche possibile (nè conveniente) intervenire, e rimarrebbero aree da avvicinare quasi come si fosse su terreno alpino. Intanto, lo scalatore deve abituarsi a "metterci un po' del suo".........

Rimanendo al "caso Angelone", è senz'altro consigliabile, giunti nei pressi del settore prescelto, fermarsi un attimo a guardare in su per individuare dove è meglio posizionarsi alla base della parete. A maggior ragione se ci sono cordate impegnate sulle vie di più tiri. Andrebbero inoltre evitate le concentrazioni eccessive: nessun settore dell'Angelone è esente da rischi. Quindi, arrivando alla base di un settore già affollato... meglio cambiare aria. Attenzione anche alle giornate di vento o se nei giorni immediatamente precedenti ci sono state forti piogge o vento. .
 
   
19 Maggio 2015 
TENTATO SACCHEGGIO LARIOCLIMB
Finalmente, dopo due mesi abbondanti di black out riapriamo la sezione Topos Falesie, Vie, Blocchi del sito Larioclimb. Abbiamo avuto soddisfazione dalla nostra segnalazione in merito all'utilizzo senza autorizzazione di alcune nostre relazioni di falesie, liberamente "prese" da larioclimb. Queste ultime sono state infatti eliminate dal database del sito inciampato in questa spiacevole vicenda. Resta il problema del doversi difendere dalla pessima pratica di persone senza scrupoli che pensano sia normale sfruttare il materiale prodotto da altri solo perchè pubblicato sul Web. Ribadiamo che il contenuto del sito è tutelato come opera dell'ingegno attraverso la normativa sul diritto d'autore. Segnaliamo inoltre, a chiunque, nel caso ci fosse l'intenzione di utilizzare i contenuti del sito, la sussistenza di un diritto di citazione che dovrebbe sempre venire rispettato, ossia la specificazione della fonte, con indicazione del suo autore il quale, se lo ritiene, presta il consenso alla pubblicazione.
Abbiamo deciso di rendere pubblico il problema (cioè l'utilizzo improprio delle relazioni) per rimarcare una volta di più l'importanza del rispetto del lavoro altrui, mentre abbiamo tenuto privata la corrispondenza (e la documentazione a supporto) per arrivare a far valere le nostre ragioni. In una non auspicabile altra occasione avremo molti meno riguardi.

Pietro Corti - Paolo Vitali 

    
18 Maggio 2015.
MONTI SORGENTI

Segnaliamo con molto piacere la rassegna Monti Sorgenti 2015 - quinta edizione, a cura del C.A.I. sezione di Lecco "Riccardo Cassin" ( http://www.cai.lecco.it/ ) che domani martedì 19 maggio 2015 alle ore 21:00 (Sala Don Ticozzi, Via Ongania, Lecco) vedrà una serata dedicata all'arrampicata sportiva lecchese, le falesie, i personaggi. Un viaggio della regista Nicoletta Favaron introdotto da un dibattito tra i protagonisti condotto da Valentina d'Angella, giornalista caporedattore di Montagna.tv. e.
 
   
5 Maggio 2015.

Venerdì 8 Maggio prosso ALPSTATION BRIANZA dalle ore 17:30 in poi aperitivo per tutti col rifugista per la presentazione del concorso fotografico MONTE LEGNONE E DINTORNI.
 
    
25 Febbraio 2015.

Martedi' 28 Aprile alle ore 21 presso la sede U.O.E.I / Gamma in Corso Promessi Sposi 23 a Lecco Floriano Castelnuovo presenterà il suo viaggio ed emozioni fotografiche.
Racconto fotografico dedicato a Lakpa tenzin Sherpa ed ai suoi 15 compagni, periti sull'Everest il 18 Parile 2014.
 
   
25 Febbraio 2015.

Riceviamo (ringraziando) da Eugenio Pesci "Fish" le sue impressioni a seguito dell'apertura di "If" al Sasso Cavallo, grandiosa via nuova di Matteo Della Bordella e del Pesci medesimo, recentemente liberata dal Della Bordella. La severa ottica di apertura, che unisce l'elevatissimo livello tecnico delle difficoltà ad una notevole severità della chiodatura ed al conseguente ingaggio Psico, rende questa salita, inutile dirlo, una via non alla portata di tutti. "If" fa il paio, pur con caretterisitiche diverse, alla severissima Prigionieri dei Sogni sulla parete ovest nord ovest del selvaggio Pizzo d'Eghen, di  Adriano Selva e Andrea Spandri nel 2005. Riportiamo integralmente, sempre dalle informazioni redatte da Eugenio, i commenti tiro per tiro di "If". 
   
22 Febbraio 2015.

Sabato 25 aprile venite da Alpstation Brianza la mattina dalle 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 19.00!
Sono ormai arrivate tutte le novità primavera estate 2015 e partirà una super offerta scarpe e scarpette nella zona outlet. 

    
14 Aprile 2015.

Mauro Bellina comunica che sabato 18 Aprile la sezione del Cai di Colico provvederà ad installare cartelli descrittivi alla base della rinnovata ed ampliata falesia del Sass Negher sulla penisola di Olgiasca - Piona (Colico). Grazie all'opera di alcuni volontari e della Guida Alpina Andrea Savonitto ora il sito si  arricchito di nuove linee per tutti i gusti .


   
   
22 Marzo 2015.
Roberto Marzorati ci comunica che salendo il tiro "Fessura dell'Angelo", circa a metà, ha trovato delle uova bianche (ben 4) presumibilmente di poiana o allocco. Sarebbe meglio stare alla larga dal tiroo per un po' per non disturbare.
   
         
13 Marzo 2015 
SACCHEGGIO LARIOCLIMB
Siamo spiacenti del disservizio relativo alle topos delle falesie lecchesi, al momento inutilizzabili, ma Larioclimb è stato recentemente oggetto del saccheggio di molti disegni. Abbiamo tollerato per anni copiature (alcune molto pesanti)  utilizzate da pubblicazioni cartacee e altri siti, ma questa volta si è passato il segno. Sembra ormai normale servirsi liberamente del lavoro altrui, basta che sia pubblicato in rete, e siamo altrettanto consapevoli dell'estrema difficoltà a provare in sede legale questi soprusi. Abbiamo dovuto quindi oscurare Larioclimb a titolo simbolico, immaginando che chi di dovere abbia già fatto la spesa. Siamo sicuri che il nostro servizio è di ottimo livello, e siamo disgustati della situazione, oltre che per noi stessi e per la nostra dignità, anche per tutti coloro che ci sostengono inviandoci informazioni, spunti e quant'altro. Confidiamo che la situazione si possa risolvere. Nel frattempo resterà fruibile solo la bacheca.

Pietro Corti - Paolo Vitali 

   
9 Marzo 2015.

Pubblichiamo la topos aggiornata della PARETE STOPPANI - SETTORE PRINCIPALE, recentemente revisionato dallo zio Delfix, cha ha compiuto un incredibile lavoro di pulizia, sostituzione di dadi e piastrine e nuove chiodature. In tutto ora son 70 tiri, senza contare il Settore Destro che attualmente è "work-in-progress": su richiesta del chiodatore si prega quindi vivamente di non andarci. Segnaliamo inoltre che i seguenti itinerari non sono più agibili: Via del Bastianel - La vie en rose: L3, L4, L5 - Specchi opposti L5
Ci ripeteremmo ad elogiare per l'ennesima volta la costanza di Delfino Formenti nel continuare questa opera benefica, quindi ci basta ringraziarlo oltre ad esprimere, dopo quasi 30 anni di sue chiodature, un grande rispetto. La recente serata di Delfino, organizzata dall' U.O.E.I. Lecco, oltre che bella, è stata una occasione per tante persone di guardarlo in faccia testimoniando, almeno con la propria presenza, una profonda gratitudine.

Approfittiamo per ribadire che le relazioni (ed i relativi disegni) dei siti paolo-sonja e larioclimb sono a consultazione personale completamente libera e gratutita ma, siccome si fa una gran fatica a produrre il materiale, a reperire le informazioni e tenere il tutto (per quanto ci è possibile) aggiornato, testi, foto e disegni NON possono essere riutilizzati (nemmeno se leggermente modificati) su altri siti web e pubblicazioni di varia natura senza previo nostro accordo.
 
    
3 Marzo 2015.
SCARENNA
Aldo Rovelli ci comunica che domenica ha salito a SCARENNA la via PEREPALLA senza usare le 4 evidenti prese scavate,  salendo dritto sugli spit fino al 4° da qui ha traversato a sin sul 7a seguendolo fino in catena. Grado proposto  8a.
Aldo tiene anche a confermare il grado 8a per la via ULTIMA LUNA solo se fatta senza la canna a destra.
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28 Febbraio 2015.
La Guida Alpina Andrea Savonitto , alias "Gigante", ci comunica l'apertura di una impegnativa via, misto libera - artificiale, sullo Spedone, la larga bastionata sopra Calolzio dove aveva lasciato la sua firma il mitico Ercole Esposito Ruchin.  Per la  relazione dettagliata rimandiamo al profilo FaceBook del Gig.

    
Per il notevole interesse manifestato da molti visitatori la mostra  prosegue fino a domenica 1 marzo 2015        
presso il Museo Etnografico dell’Alta Brianza di Galbiate
    
12 Febbraio 2015.

Da ALPSTATION Brianza abbigliamento MONTURA scarpe ed attrezzatura outdoor in promozione speciale dal 14 al 21 Febbraio. 
   
04 Febbraio 2015.
Alessandro Sguazzotti ci segnala che settimana scorsa ha salito allo Specchio Del Grifone una nuovo link unendo la prima parte di "Hic Sunt Leones" (fino al sesto spit) con la seconda e sostanziosa parte de "I Vagabondi del Dahrma".
La linea risultante 
secondo Alesandro è quella piu naturale perchè segue la linea della splendida placca, percorrendo la parte piu' dura dei due tiri, entrambe splendidi.Il nome proposto da Alessandro è "L'Alchiminchia", il grado 8a+. 
     
28 Gennaio 2015.

Riceviamo e volentierissimo pubblichiamo la locandina della prossima serata del "serial climber" - Babbo Natale Delfino Formenti, che racconterà la sua lunga esperienza di scalatore e chiodatore presso la sede U.O.E.I. - GAMMA (Unione Operaia Escursionisti Italiani) C.so Promessi Sposi, 23 - Lecco - Martedi' 10 Febbraio ore 21:15
    
16 Gennaio 2015.
Valorizzazione del Sistema Falesie Lecchesi
Ieri, 15 gennaio 2015, alla sede territoriale di Lecco di Regione Lombardia c'è stata la firma dell'Accordo di programma sulla valorizzazione del Sistema Falesie Lecchesi. Rimandiamo per i dettagli ai quotidiani on line del territorio, ma teniamo ad esprimere soddisfazione per questo esito. Si tratta di un primo passo molto importante per il "Pubblico" che ha ritenuto di investire sullo sviluppo del territorio attraverso l'arrampicata sportiva.

Già su questo sito abbiamo descritto lo spirito del progetto, che nelle prossime settimane verrà declinato sulle singole falesie, adattando le Linee Guida generali alle caratterisitche specifiche di ogni area di arrampicata allo scopo di preservarne il più possibile il "carattere" originale.

Ovvero: fatto salvo l'obiettivo principale di migliorare le condizioni di fruibilità della falesia (qualità del materiali in parete - correzione della posizione degli ancoraggi ove necessaria - soprattutto alle partenze o alle ripartenze da cenge e terrazzini - sistemazione della base della falesia per migliorare le condizioni di manovra, sistemazione dei sentieri di immediato accesso - cartellonistica) verrà posta la massima attenzione a non modificare l'"ingaggio" e le caratteristiche originali degli itinerari.

Le risorse (450.000€) verrano distribuite sulle falesie selezionate, escludendo quelle a maggiore rischio geologico (quindi per esempio tutta la fascia orientale del lago) e prediligendo quelle che potranno completare le possibilità di fruizione outdoor del territorio per creare "massa critica" in determinate zone del comprensorio lecchese.

Vengono tralasciate quelle attualmente già oggetto di manutenzione da parte di chiodatori volontari. Cioè (in pratica) soprattutto quelle del Delfinio Formenti.
Quindi le falesie sono:
Per il Lario Orientale
1.      Galbiate;
2.      Placca delle sorprese (Lecco)
3.      Gronda del Vaccarese (Ballabio)
4.      Placchette di San Martino (Lecco)
5.      Valle degli orti e palestra vecchia (Civate)
6.      Torrette (Ballabio)
7.      Campelli (Abbadia Lariana)
8.      Scudi di Valgrande (Ballabio)
Per la Valsassina
1.      Era glaciale (Barzio)
2.      Piani di Bobbio (Barzio)
3.      Rocca di Baiedo/Fusinette (Pasturo/Introbio)
4.      Zucco dell’Angelone (Barzio/Introbio)
5.      Masone (Barzio)

Le falesie sono in ordine di priorità. Nel caso ci siano impedimenti nell'intervento in una falesia (perizia geologica negativa, difficoltà con i proprietari, altro) si passa a quella successiva.

Il progetto falesie a grandissime linee è questo. Parallelamente si stanno attivando meccanismi di comunicazione e di collegamento con le realtà economiche locali, per far si che  gli sforzi fatti sul Sistema Falesie Lecchesi (o, meglio, su una parte di esso) possano avere un ritorno creando una sorta di volano per una fruizione turistica in chiave outdoor.


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