L’ANTIMEDALE è una tozza parete di calcare chiaro, un po’ schiacciata
dalla mole della Medale ma ugualmente imponente, soprattutto nella
parte centrale dove raggiunge i 200 metri di dislivello. Il SETTORE
ITINERARI SPORTIVI è situato nell’area sinistra della struttura, dove
si nota una fascia basale di placche compattissime. Sulle vie lunghe
l’arrampicata è quella tipica della zona lungo diedri, fessure, muri a
buchi e lame di ottima roccia, un po’ disturbata dalla vegetazione nei
primi tiri. Nonostante le difficoltà non eccessive, queste salite
richiedono adeguata esperienza nelle manovre di corda, e la capacità di
valutare quando è il caso di integrare le protezioni esistenti con
dadi/friend. Molto interessante anche il vicino PILASTRO IRENE, che
offre la possibilità di validi concatenamenti con le vie del
soprastante pilastro della Medale. In generale roccia ottima, ma anche
zone più rotte su cui prestare particolare attenzione.
Tutt’altro discorso per gli itinerari sportivi, entusiasmanti e di gran
classe su placche verticali di roccia fantastica, decisamente severi
per la combinazione tra l’arrampicata di difficilissima lettura, di
equilibrio e movimento su gocce, buchetti o minime asperità, ed una
chiodatura assai distanziata.
La discesa dalle vie lunghe avviene seguendo verso sx (viso a monte) un
sentiero in parte attrezzato che corre sul bordo della parete
terminando su un ripido salto, esposto e senza catene, da percorrere
con grande prudenza fino al ghiaione sottostante. Attenzione a non smuovere pietre.
E’ stata creata anche una veloce linea di doppie che parte poco sotto
l’ultima sosta della VIA DEGLI ISTRUTTORI e de L’ALTRA CHIAPPA: servono
2 corde da 60 metri ma andrebbe evitata in caso di affollamento. In ogni caso, a parte
quest’ultima soluzione utile per le due vie sopra citate, si sconsiglia
vivamente di calarsi lungo gli itinerari di salita, nonostante le
catene di sosta!
NOTA:
la parete è esposta alle cadute di
sassi; evitare il SETTORE ITINERARI SPORTIVI quando ci sono cordate in
azione sulle vie lunghe, che potrebbero causare scariche mentre
percorrono il sentiero di discesa.
Periodo Dall’autunno
all’inizio della primavera, escludendo l’estate. La roccia asciuga in
fretta.
Chiodatura ANTIMEDALE e
PILASTRO IRENE - VIE LUNGHE: gli itinerari decritti (a parte Scarpa
Igienica e Quo Vadis) sono stati riattrezzati a resinati dalla Casa
delle Guide di Lecco, nell’ambito del progetto della Comunità Montana
del Lario Orientale in occasione del 2002, Anno Internazionale delle
Montagne. La distanza tra le protezioni non è mai troppo ravvicinata;
si raccomanda quindi una dotazione di dadi e qualche friend. Sono
presenti anche diversi chiodi; soste ottime a resinati. Non dimenticare
il casco!
ANTIMEDALE - ITINERARI SPORTIVI: molte vie sono state riattrezzate a
fix, mantenendo il carattere originale esigente e selettivo, ma ci sono
ancora itinerari (soprattutto i tiri superiori) con vecchi spit.
Chiodatori L’Antimedale in
passato era del tutto ignorato a favore delle più rinomate pareti del
Medale e delle Grigne, finchè nel 1974 Ivan Guerini sale Scherzo su
Staffe nella sezione centrale della struttura, un itinerario che non ha
avuto molta fortuna ed è ormai abbandonato. Un successo immediato
l’ebbero invece le due vie aperte da Raffaele Dinoia e Daniele Chiappa,
anch’essi alla ricerca di alternative alle mete classiche di quel
periodo. Poi, nel 1984-1985, Marco Ballerini, Carlo Besana, Giuseppe
Bonfanti, Valerio Casari, Roberto Crotta, Beppe Dallona e lo stesso
Lele Dinoia attrezzano diversi monotiri che rappresentano
perfettamente, ad alto livello, lo stile predominante del lecchese su
placche e muri verticali. Giovanni Rivolta infine riattrezza alcune vie
nel 1997. Oggi gli itinerari sportivi sono un po’ disertati perché,
oltre alla meritata fama di essere parecchio ingaggiosi, richiedono
movimenti un po’ “fuori moda”. Restano comunque dei veri e propri test
tecnici e mentali.
Gli
altri itinerari dell’Antimedale e del Pilastro Irene:
-VIA DEI CRAPP: Paolo Crippa (Cipo), Mosè Butti 1981. Segue
inizialmente la fessura un po’ erbosa in centro parete. 140m, 6c.
-VARIANTE DEL DISOCCUPATO: Paolo Vitali, Lorenzo Mazzoleni 1983. Supera
il caratteristico tetto squadrato tra Dinoia e Chiappa. 30m, 6c.
-APACHE: Delfino Formenti, Daniele Chiappa 1981. A dx della Dinoia su
muri interessanti. 120m, 5c.
-SENTIERI SELVAGGI: Delfino Formenti, Danilo Valsecchi 1981. Supera il
pilastro che delimita a dx la parete, su roccia ottima ma ormai
disturbata dalla vegetazione. Soste a resinati ma chiodatura vetusta,
da integrare. Il pilastro è soggetto ad occasionali scariche di sassi.
120m, 5c.
- ASEN: gruppo Asen Park Lecco 2012; 3 tiri a chiodi e spit. Portare
dadi e friend. 6a (5c obb.). Attenzione, il canale a dx scarica
frequentemente e la via non è sempre pulita causa la scarsa
frequentazione. Discesa in doppia sulla via e poi sulla Dinoia. Oppure
salire a prendere il sentiero (estrema
attenzione ai sassi…).
- LAURA al PILASTRO IRENE: Gerardo Re Depaolini, Daniele Brunelli 2012;
4 tiri a spit e chiodi. Portare friend medio piccoli. VIII (5c obb.).
Inizia 10m circa a dx di Sogni Proibiti.
Accesso
Da Lecco salire verso la Valsassina lungo Corso Matteotti (Stadio),
Corso Montesanto e Corso San Michele al Carso. Al rione Malavedo, in
corrispondenza di un tornante a dx, voltare a sx in Via Quarto
parcheggiando al suo termine presso il Cimitero. Proseguire tra le
abitazioni e, superata una scalinata, si sbuca su una strada
asfaltata; percorrerla verso sx, al termine procedere brevemente a dx e
quindi salire per un scalinata ed un sentiero acciottolato (n.52 San
Martino - Val Verde – Resinelli) fino alla sterrata di servizio alle
reti paramassi. Seguirla verso sx, quindi prendere un sentiero a dx
(n.58 Ferrata Alpini della Medale), al cui termine si sale lungo una
ripida traccia nel bosco che poi obliqua a dx sbucando su terreno
ghiaioso.
ANTIMEDALE e PILASTRO IRENE, it. 29: traversare un poco verso dx,
quindi risalire il ghiaione lungo una traccia fin sotto la parete. 30
minuti.
PILASTRO IRENE, it. 30: invece di risalire il ghiaione continuare a
traversare in piano raggiungendo la Ferrata; seguire i cavi per qualche
decina di metri e, al termine del primo traverso a dx, abbandonarli per
continuare a dx su gradoni e sfasciumi, salendo poi brevemente contro
le rocce fin sotto un diedrino. Itinerari 31-32: traversare ancora a dx
fino ad una clessidra cordonata (Via Don Lorenzo Milani); Fidel Castro
parte poco più avanti in un canalino. 30 minuti.
ANTIMEDALE
– VIE LUNGHE
4
FRECCE PERDUTE **
Don Agostino Butturini, Pietro Corti, 1983
120m - 4L
6a (5b obb.)
P2 - 12 rinvii, scelta di dadi/friend, 2 corde 60m. Attrezzatura a
resinati e chiodi
Divertente salita, con passi atletici nella prima parte ed un finale su
splendide placche. Inizia sotto un diedrino nel settore sx della
parete, oltre la zona degli itinerari sportivi
L1 6a 45m Muretti appigliati e diedro;
superare poi uno strapiombino ed uscire per il diedro di dx
L2 4b 25m Placche poco ripide traversando
infine a dx in un canalino
L3 5c 20m Spostarsi a dx e salire la
bella placca a buchi e fessure con muretto finale compatto
L4 5a 30m Qualche metro a dx, poi salire
l’elegante placca evitando un tettino
Discesa: salire su roccette e ghiaie (procedere assicurati) fino ad
incrociare il sentiero di discesa
5
VARIANTE ZANETTI (LASA A CA’ IL CASKETT) **
Ivano Zanetti, Franco Banal, 1984.
L1 6a+ 30m Dalla S3 salire verso sx su
ripida ed elegante placca compatta
25
VIA CHIAPPA **
Daniele Chiappa, Cesare Mauri, Marco Crippa, 1975
220m - 6L
5b (5a obb.)
P2 - 12 rinvii, scelta di dadi/friend, 2 corde 60m. Attrezzatura a
resinati e chiodi
Via gradevole con tratti interessanti, un po’ unta. Inizia sulla
verticale del pilastro centrale (scritta)
L1 3a 45m Salire per placchette, poi
verso dx ad un canalino che porta ad una cengia
L2 4b 25m Proseguire su muretti fessurati
L3 4b 45m Aggirare a dx un piccolo tetto,
spostarsi a dx e seguire un diedro oltre un pilastrino
L4 5a 35m Seguire un canalino che porta
al terrazzo sotto il grande tetto, da cui si traversa a sx
L5 5b 35m Ancora a sx, quindi salire a dx
ad un diedrino verticale che si supera uscendo a dx
L6 4b 35m Proseguire verso sx, all’inizio
leggermente in discesa, per placche discontinue
Discesa: salire su roccette e ghiaie (procedere assicurati) fino ad
incrociare il sentiero di discesa
26
L’ALTRA CHIAPPA ***
Guide Alpine Marco Della Santa e Fabio Lenti, 2003
200m - 6L
6a+ (5c obb.)
P2 - 12 rinvii, scelta di dadi/friend, 2 corde 60m. Attrezzatura a fix
Bellissima salita su placche tecniche, fessure e lame. Inizia in comune
con la Chiappa
L1 4a 45m Dopo i primi metri con la
Chiappa salire su placca articolata. Sosta sulla sx
L2 5a 25m Rimontare su una placconata
fessurata che si sale tendendo verso sx
L3 6a+ 40m Muretto verticale, spostarsi a
dx, salire ad un diedro con fessurina, poi ancora fessure
L4 6a 30m Placca verso sx, girare lo
spigolo e traversare a sx ad altro spigolo, poi ancora verso sx
L5 6a+ 30m Placca con fessura, poi altri
muretti ed uscita su muro liscio con lama tutta a dx
L6 6a 30m Ancora in placca a tacche e
liste uscendo per il diedrino finale della Dinoia
Discesa: salire brevemente su gradoni (procedere assicurati), fino ad
incrociare il sentiero di discesa. Oppure: 3 doppie da 60 metri, la
seconda dalla S4
27
VIA DINOIA (o VIA DEGLI ISTRUTTORI, o VIA DI MARCO) ***
Raffaele Dinoia, Angelo Rocca, 1978
220m - 6L
6a (5a obb.)
P2 - 12 rinvii, scelta di dadi/friend, 2 corde 60m. Attrezzatura a
resinati e chiodi
Classicissimo itinerario molto vario, a tratti unto. Inizia su una
placca adagiata (scritta)
L1 3a 40m Placchetta adagiata, poi lame e
gradoni fino in cima all’avancorpo
L2 4a 35m Dopo pochi metri facili
superare un muretto a buchi, poi a dx uscendo per un canalino
L3 4a 30m Salire verso sx su placca
articolata
L4 5c 25m Superare uno strapiombino e
proseguire lungo una splendida fessura uscendo in placca
L5 5b 45m Verso sx ad un diedrino, poi
salire un muretto ed un elegante diedro; sosta a dx
L6 6a 45m Salire in placca, traversare a
sx su tacche e uscire per un diedrino strapiombante, unto
Discesa: Come per la precedente
28
LA SCARPA IGIENICA **
Marco Galli, G. Ferrario, Maurizio Garota, 22 . 12 . 1986. Ripresa da
Fabio Valseschini nel 2016
125m - 4L; uscire su Dinoia o Q.V. Sosta 4 sul traverso L5 Dinoia,
attenzione al traffico !
6a+ (5c obb.)
P2 - 10 rinvii, utile una scelta di dadi e friend piccoli/medi, 2 corde
60m. Attrezzatura a fix e chiodi. Itinerario interessante per
placchette e diedrini. Dopo i primi 2 resinati L2 Dinoia, salire verso
sx.
L1 3a 40m in comune con la Dinoia fino in
cima all’avancorpo
L2 4c 30m Dopo pochi metri facili
superare un muretto;al 2° resinato salire verso sx per placchette
L3 5c 30m Diritti in placca, aggirare a
sx un diedrino e proseguire in placca
L4 6a+ 25m Superare un diedrino, poi in
placca molto tecnica; Sosta sul traverso L5 Dinoia
Discesa: proseguire per la Dinoia o Quo Vadis e scendere come per
queste ultime
29
QUO VADIS ? UBI ME PARET **
Paolo Vitali, Luigi Fantoni, 24 . 3 . 1985 Ripresa con varianti da
Fabio Valseschini nel 2016
100m - 3L, + 4L iniziali Dinoia/Scarpa Parte sul traverso L5 Dinoia,
attenzione al traffico !
6b/c (5c obb.)
P2 - 12 rinvii, utile una scelta di dadi e friend piccoli/medi, 2 corde
60m. Attrezzatura a fix e chiodi.
Arrampicata tecnica su ripidi muri e fessura. Si può prendere dalla
Dinoia o dalla Scarpa Igienica.
L1 5c 35m dalla sosta di partenza
spostarsi 1m a dx, poi salire per muretti e diedrini
L2 6b/c 35m a dx su un pilastrino, poi
seguire una fessura obliqua e al termine salire a dx alla sosta
L3 6b/c 30m Salire leggermente sulla sx,
poi rientrare a dx e diritti su ripida placca di dita,
uscendo
per gli ultimi 2 resinati di
Stelle Cadenti
Discesa: raggiungere brevemente il sentiero di discesa comune alle atre
vie della parete
NOTA: SCARPA
IGIENICA e QUO VADIS richiedono un impegno globale superiore rispetto
agli altri itinerari dell’Antimedale, valutando dove sia utile
integrare le protezioni esistenti. Inoltre,
considerata la scarsa frequentazione fino ad ora (nov. 2016), prestare
la dovuta attenzione alla roccia, più che sulle altre vie (che contano
numerosissimi passaggi).
30
STELLE CADENTI **
Angelo Riva, M. Tacchella, P. Albetti, A. Fossati, 1990. Il primo e
l’ultimo tiro sono delle varianti.
220m - 6L Compreso L1 Dinoia
6b+ (5c obb.)
P2 - 12 rinvii, scelta di dadi/friend, 2 corde 60m. Attrezzatura
perlopiù a resinati e qualche chiodo
Via molto valida per ripide placche con passaggi impegnativi.
L1 3a 50m In comune con la Dinoia. Dalla
S1 salire contro la parete e spostarsi a dx alla S1bis
L2 4c 30m Salire la placca fessurata di dx
L3 6b+ 35m Muretto a piccole tacche,
seguito da una liscia placca con passo aleatorio
L4 5c 20m Salire il diedrino a sx, quindi
diritti in placca
L5 6b 40m Bellissimo muro tecnico con
strapiombino, aggirando a dx il tetto soprastante
L6 6a+ 45m Salire verso sx effettuando
brevi traversi con passi ancora impegnativi; oltrepassato il
bordo della parete salire un breve tratto ghiaioso
fino alla S6 (attenzione ai sassi)
Discesa: Salire brevemente a sx, poi traversare fino alla partenza
della catena (procedere assicurati); seguire ora verso sx il sentiero
in parte attrezzato
ANTIMEDALE
– ITINERARI SPORTIVI
1
SCONTATELLO
*
7a+
30 m
Difficile strapiombo di dita e magnifica
placca
2
AIDS
7a+
30 m
Breve variante sullo strapiombo
3
BARBARELLA
7a
30 m
6
SULTAN
OF SWING
6c
20
m
La difficoltà è data stando sulla linea
degli spit
7
LAVANDA
GASTRICA *
7a+
28
m
Splendida placca, molto complicata ed
engagee
8
CALYPSO
*
6b+
30
m
Elegantissima placca tecnica su roccia
scolpita
9
HATU
PER TU *
8a
28
m
Celebre tiro tecnicissimo e di
equilibrio; engagee. RP A.Gallo
11
AQUALUNG
*
7a+
38 m
Resistenza ed aderenza con gran finale.
Engagee!
12
BIDE’
*
L1
6c+
15 m
Passo singolo
L2
7a+
25 m
Traverso delicato e placca di dita.
Chiodatura engagee!
13
SCHERZO
SU STAFFE
5c
20
m
Fessura a lame
14
MONELLA
7a+
20
m
Chiave diritti (non sulla fessura a sx).
Chiodatura engagee!
15
CATALAGNA
7a
20
m
16
ODISSEA
DI UN MAIALE *
L1
6c+
20
m
Tiro tecnico con tratti
aleatori
L2
7a+
20 m
Fessurina
accennata in placca. Chiodatura
engagee!
17
OVERTHE’
*
L1
7a
20
m
Resistenza e boulder finale
L2
7b
20 m
Placca
tecnicissima su microprese. Chiodatura
engagee!
18
VAVAVUMA
7a
22
m
Chiodatura engagee. Da
qui a destra: notevole pericolo di scariche
19
QUASIMODO,
LO SCIMMIONE, IL FICO FIORONE
6c
20
m
Da
qui a destra: notevole pericolo di scariche
20
DELTA
DI VENERE
L1
6c
15 m
L2 6c 25m
21
CAI
GERUSALEMME
7b
25
m
Tiro severo in aderenza su muro ripido
22
PELLE
DI DAINO
L1
6a+
25
m
L2 6c 25m; L3 6b 15m Itinerario un tempo
molto rinomato
23
CAPRICCI
E VANITA’
6b+
25
m
Roccia lichenosa
24
VARIANTE
DEL MARIO
6c
25
m
PILASTRO
IRENE
31 SOGNI PROIBITI ***
Lorenzo Mazzoleni, Salvatore Panzeri (Tore), 1984
110m - 4L
6b+ (5b obb.)
P2 - 12 rinvii, dadi, 1 friend medio, 2 corde 60m. Attrezzatura a
resinati e chiodi
Bellissima arrampicata sostenuta. Dalla S2 Dinoia traversare su cengia
(procedere assicurati), poi salire verso dx su sfasciumi (attenzione)
fino all’inizio della via, a dx di una piccola grotta con edera
L1 5b 30m Breve rampa, fessura
leggermente strapiombante, spostarsi a dx e salire un muretto
L2 6b+ 25m Diedrino cieco, uscire a sx su un muretto impegnativo e
seguire una lama; al termine
spostarsi a dx ad un’altra lama faticosa: utile un friend medio
L3 6a 20m Bei muretti compatti
L4 6a+ 35m Placca a gocce uscendo per uno strapiombino con appigli
mobili, poi a dx su blocchi
Discesa: Spostarsi a dx e salire per ghiaie alla Ferrata (procedere
assicurati). Scendere lungo quest’ultima in autoassicurazione, ponendo
attenzione a non muovere sassi ed a non intralciare gli alpinisti in
salita. Impegnativo
32
MIRYAM *
Giuliano Uboldi, Raffaele Banfi, Gabriele Biella, 1984
160m - 6L
6a+ (5b obb.)
P2 - 12 rinvii, scelta di dadi/friend, 2 corde 60m. Attrezzatura
perlopiù a resinati e qualche chiodo
Arrampicata discreta, su roccia buona ma con diversi tratti delicati e
qualche blocco instabile. Inizio presso un diedrino (vedi Accesso)
L1 5c 30m Diedrino, poi fessure e lame
con uscita impegnativa
L2 5b 25m Salire verso dx e proseguire su
placche adagiate
L3 5a 20m Raggiungere un diedrino, da cui
si esce a dx per seguire uno spigolo a blocchi
L4 5c 30m A dx ad un fessura seguita da
un muretto tecnico
L5 6a 25m Dopo un tratto a gradoni, si
supera un diedrino a gocce con passo di decisione
L6 6a+ 30m Aggirare a dx un tettino e salire presso lo spigolo con
uscita area a sx
Discesa: Proseguire facilmente su sfasciumi (procedere assicurati; attenzione) fino al
sentiero che proviene dalla Ferrata. Scendere lungo quest’ultima, che
si raggiunge traversando brevemente a sx
33
VIA DON LORENZO MILANI *
Gerardo Re Depaolini, Saverio De Toffol, 2005. Primi due tentativi con
Amos Locatelli
150m – 4L
6c (6b+ obb.)
P3 – 12 rinvii, dadi e Camalot fino al n.1, kevlar. Soste a fix,
attrezzatura a chiodi e fix da integrare
Sale per muri verticali con arrampicata tecnica. Due passaggi obbligati
dove serve decisione
L1 6b 35m Muretti appigliati e difficile
tratto finale
L2 6a+ 50m Diritti su ripida placca, poi
verso sx su rocce più articolate
L3 6c 25m Bel muro tecnico con uscita più
facile
L4 6c 40m Placca tecnica, poi sfasciumi (attenzione) fino al
sentiero che proviene dalla Ferrata
Discesa: scendere lungo quest’ultima
34
FIDEL CASTRO *
Gerardo Re Depaolini, Amos Locatelli, 2004.
120m – 5L
6c+ (6b+ obb.)
P2 – 12 rinvii, dadi e Camalot fino al n.2, kevlar. Soste a fix,
attrezzatura a chiodi e fix da integrare
Difficile placca verticale, entrando in un diedro più facile
ma con qualche passaggio delicato
L1 2c 30m Facile canalino
L2 6c+ 20m Muro compatto molto continuo
L3 6c+ 20m Traverso tecnico
L4 5a 25m Diedri e rampe
L5 5a 25m Ancora diedri articolati
Discesa: risalire gli sfasciumi (procedere assicurati; attenzione)
raggiungendo il sentierino che porta alla Ferrata. Scendere lungo
quest’ultima