Alcune note sulla via Eclisse al Forcellino, a seguito della
richiodatura terminata nel 2025. Si tratta di
un itinerario molto impegnativo, a partire dall’accesso che avviene
dall’alto.
Queste note sono destinate a chi
gią conosce la parete. Non vogliono essere una relazione completa, per
la quale bisogna riferirsi al materiale di varia pubblicazione presente
sul web, o nelle in librerie specializzate.
Ringraziamo Federico Montagna per
le note e lo schizzo.
Primi
salitori Giovanni Chiaffarelli, Eugenio Pesci e
Ivano Zanetti nel 1996
Richiodata da Luca Danieli, Stefano Vergani, Riccardo Sala, Federico
Montagna nel 2024/2025, sostituendo parte
dell’attrezzatura originaria ed attrezzando una linea di doppie
indipendente.
Materiale
Due corde da 60m (nodi in fondo e autobloccante consigliato per le
calate), 17 rinvii, cordini per collegare le soste, 2 friend piccoli
per L2. Tutte le soste sono attrezzate con due anelli di calata,
eccezion fatta per S9, attrezzata con maglia rapida.
Accesso alla linea di doppie che portano alla partenza della
via A piedi dai Piani
dei Resinelli fino ai prati sommitali della Punta Forcellino. Poco
prima di raggiungere la cima del Forcellino, si nota sulla dx (faccia a
valle) un piccolo ometto di sassi; scendere verso dx per circa 10/15m
fino ad un secondo ometto; sulla sx (faccia a valle) si vede un piccolo
terrazzamento con gradino roccioso dove si trova la S9 con 2 fix.
Note
Nell’ultima calata da S2, un po’ scabrosa, conviene rinviare S1 e
qualche spit di L1 per arrivare a S0, che č spostata a sx di S2. Per
ridurre il rischio incastri, eventualmente spezzare la calata a S1.
L2: una volta superata la placca strapiombante ed iniziato il traverso
a sx non conviene seguire la via originale (uscita scabrosa a S2) ma
conviene traversare a dx su cengia erbosa, proteggendosi con due friend
piccoli fino a S2.
L8: nella parte alta non rinviare l’ultimo spit (fuori via) ma
traversare decisamente a sx (ultimo spit poco visibile) fino all’uscita
erbosa di S8 (breve corda fissa).