La
falesia del Lariosauro è costituita da una successione di muri
grigio-gialli prevalentemente verticali con sezioni strapiombanti.
Itinerari lunghi fino a 35m ed arrampicata molto elegante e abbastanza
continua su tacche, reglettes e qualche canna più fisica, con
buoni riposi. La roccia è perlopiù ottima, con qualche
tratto delicato a scaglie. Tutto questo ha reso il Lariosauro uno dei
siti più frequentati del lecchese.
NOTA:
le pareti che incombono sopra il Lariosauro e sopra tutte le altre
falesie della zona rappresentano un serio pericolo per le scariche di
sassi, soprattutto, ma non solo, dopo periodi di pioggia o neve e in
giornate di vento. Si registrano scariche anche al di fuori di questi
periodi. È consigliato il casco; inoltre, non stazionare troppo
distanti dalle pareti.
Periodo
Dall’autunno alla
primavera, compresi i pomeriggi invernali dalle ore 13; il luogo
è ben riparato. Quando comincia a far caldo invece si può
scalare entro la mattinata godendo delle brezze del lago. La roccia
asciuga velocemente a parte sulle canne dei Settori LARIOSAURO e LO
CUBANO.
Chiodatura
Ottima a Fix, ogni
tanto con
qualche passo di decisione.
Chiodatori
Delfino Formenti dal 2002 al 2003, con successive manutenzioni e integrazioni.
Accesso
1.Dal centro Lecco
raggiungere la
Chiesa dei Cappuccini in fondo al Viale Turati, dove si prende a dx e
poi subito a sx in via S. Stefano. Proseguire in via Stelvio,
parcheggiando sul lato a valle appena prima di un ponticello sulla
ferrovia. Rimontare il muretto sopra la curva arrivando su una
spianata, quindi procedere brevemente a dx per poi seguire un sentiero
marcato a bolli rossi. Giunti contro le rocce, un cartello indica a dx
il settore LO CUBANO; per gli altri continuare a sx. 15 minuti.
2.Salire
alla Bastionata del Lago (vedi) ed oltrepassare il settore ON THE ROAD,
traversando poi lungamente a dx nel bosco per una buona traccia fino
alla falesia. 25 minuti.
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