Breve
e bellissimo itinerario sulla strapiombante parete SW del SECONDO
MAGNAGHI lungo una fessura gialla sinuosa che, superato un marcato
strapiombo, si esaurisce in una vaga rientranza compatta di roccia
grigia. Roccia da buona a discreta nella fessura, poi ottima. Un
piccolo capolavoro che alterna un’artificiale di gran classe a
difficili sequenze in libera, soprattutto nel tiro finale.
Periodo
Tarda
Primavera ed Estate; la parete è in ombra al mattino. La zona è
piuttosto nebbiosa, e va tenuta d’occhio la meteo: pericolo di
temporali improvvisi.
Chiodatura
Chiodi
abbastanza buoni (vedi disegno per la posizione). Per una ripetizione
in libera servono rinvii, moschettoni sciolti, stopper,
cordini/fettucce per i collegamenti. Le soste sono attrezzate a chiodi
e fix. Si raccomanda di valutare attentamente il tipo di roccia e la
qualità/distanza tra le protezioni, eventualmente integrando o
sostituendo i chiodi meno affidabili. N.B. Lo spit a metà L2
(all’inizio del traverso ascendente verso dx) è stato messo da Re
Depaolini nel suo primo tentativo del 1995. Durante la ripetizione in
libera non è stato moschettonato, ma è stato comunque lasciato. Nel
disegno è segnata anche la posizione dei due “nut” utilizzati e
successivamente rimossi.
Chiodatori
Tre
pesi massimi del Gruppo Ragni del dopoguerra: Luigi Castagna, Giovanni
Ratti ed Antonio Castelnuovo. Castagna in particolare era uno dei più
forti scalatori lecchesi del suo tempo, elegante e determinato,
tragicamente scomparso in un incidente al Fungo che stronca una
carriera brevissima ma altrettanto promettente. Prima ripetizione RP:
Gerardo Re Depaolini accompagnato da Daniele Brunelli, 16 settembre
2012, dopo accurata preparazione (parziale richiodatura, breve pulizia,
collegamenti tra alcuni chiodi per aumentare la sicurezza). Matteo
Piccardi “Pota” effettua poco dopo la seconda Rotpunkt della via
confermando le difficoltà.
Accesso
Oltrepassato
il piazzale dei Piani Resinelli si prende la strada che sale a dx
appena prima della Chiesetta, continuando diritti al primo bivio.
Seguendo sempre le indicazioni Alta Via delle Grigne si procede lungo
la Via Caimi tenendo la dx ai successivi bivi. In ultimo salire a sx
raggiungendo uno spiazzo sterrato presso l’acquedotto. Alla sua dx si
imbocca il sentiero della Cresta Cermenati (n° 7) fino alla deviazione
del Traverso dei Magnaghi (n° 3) che si segue a dx tagliando un costone
erboso. Giunti in vista dei Magnaghi il sentiero oltrepassa ripidi
canali ghiaiosi con tratti su roccette (attenzione), fino ad un ripiano
con massi nel Canalone Porta. Proseguire risalendo la sponda opposta
del Canalone fino alla Bocchetta dei Prati, da cui si procede lungo un
sentiero a poca distanza dalle pareti sul versante Est fino alla
partenza della Via Normale al PRIMO MAGNAGHI, posto sopra dei risalti
rocciosi ed a sx di un cartello “Montagna pulita”. Seguire la Normale
(II/III) fino alla S4 su resinati (S0 per la “Castagna”) su un comodo
terrazzo. Da cui si traversa a destra, inizialmente in discesa,
per rimontare una lama lungo la grande fessura che la delimita; poi si
traversa a dx alla S1. In seguito la linea è evidente.
Discesa:
-Dalla S3 (spit) con una doppia da 45m si torna al terrazzo di
partenza. Oppure, raggiunta facilmente la vetta (procedere assicurati), scendere con due doppie
lungo la Variante Polvara. Dal terrazzo, altre due doppie da 50m fino
alla base.