Linea logica ed elegantissima che incide, con andamento diagonale da
destra verso sinistra, tutta la strapiombante parete Sud Est del Secondo
Magnaghi. Si tratta di una via estremamente ardita, in relazione all’epoca
della prima salita, aperta in artificiale dal ventenne Casimiro Ferrari; la parte
alta originale nel corso degli anni è stata a torto abbandonata, a favore della
più facile scappatoia sulla dx, a due terzi della seconda lunghezza.
Periodo
Preferibilmente
l’estate, ma è frequentabile anche in primavera vista l’esposizione; la parete
prende il sole fin dal primo mattino. La zona è piuttosto nebbiosa, e va tenuta
d’occhio la meteo: pericolo di temporali improvvisi.
Chiodatura
Per
una ripetizione in libera servono 10 rinvii, gli “alien” rosso e viola, e qualche
fettuccia. Le soste sono tutte attrezzate a Fix con moschettone di calata. Si raccomanda di valutare attentamente il tipo
di roccia e la qualità/distanza tra le protezioni, eventualmente integrando o
sostituendo i chiodi meno affidabili.
Chiodatori
Prima salita: Casimiro Ferrari, Giuseppe Conti, 26 aprile
1960. Prima ripetizione RP: Matteo Piccardi accompagnato da Alessandra Bolis,
29 agosto 2012, uscendo lungo la linea originale precedentemente richiodata da Gerardo
Re Depaolini. Una giornata è stata anche dedicata alla pulizia della via, al
collegamento dei chiodi (sempre con l’aiuto di Re Depaolini) ed alla ricerca
delle giuste sequenze per la salita in libera che si è rivelata entusiasmante.
Accesso
Oltrepassato il piazzale dei Piani Resinelli si
prende la strada che sale a dx appena prima della Chiesetta, continuando
diritti al primo bivio. Seguendo sempre le indicazioni Alta Via delle Grigne si
procede lungo la Via Caimi tenendo la dx ai successivi bivi. In ultimo salire a
sx raggiungendo uno spiazzo sterrato presso l’acquedotto. Alla sua dx si
imbocca il sentiero della Cresta Cermenati (n° 7) fino alla deviazione del
Traverso dei Magnaghi (n° 3) che si segue a dx tagliando un costone erboso.
Giunti in vista dei Magnaghi il sentiero oltrepassa ripidi canali ghiaiosi con
tratti su roccette (attenzione), fino ad un ripiano con massi nel Canalone
Porta. Proseguire risalendo la sponda opposta del Canalone fino alla Bocchetta
dei Prati, da cui si procede lungo un sentiero a poca distanza dalle pareti sul
versante Est.fino alla partenza della Via Normale al PRIMO MAGNAGHI, posto sopra dei risalti, a sx di un cartello “Montagna
pulita”, sovrastati dal rigonfiamento giallo della parete Est del SECONDO
MAGNAGHI. Ore 1,30.
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DESCRIZIONE DEI TIRI: MATTEO PICCARDI
L1 IX 25m Nonostante
alcune sezioni iniziali di roccia delicata, dopo una buona pulizia è
risultato essere uno dei tiri più belli che abbia salito in montagna;
per i primi due terzi è strapiombante su buoni appigli, poi termina in
placca su roccia monolitica a buchetti e liste. I collegamenti tra i
chiodi e i rinvii attualmente (autunno 2012) sono ancora sul tiro.
N.B. attenzione
perché sopra la sosta di L1 c’è un buco dal quale anche in condizioni
ottimali cola acqua che bagna la sezione chiave del primo tiro.
N.B. bis Su questa
lunghezza sono presenti alcuni fix, inseriti in un precedente tentativo
di libera. Noi non li abbiamo usati; ognuno è libero di decidere se
servirsene o meno.
L2 IX-/IX 30m Parte
nervoso, su placca verticale leggermente strapiombante: la sezione
difficile è lunga una decina di metri, poi molla. Passo obbligato per
arrivare in sosta, ma su buoni appigli e bella roccia. Anche su questo
tiro i collegamenti sono rimasti, così come alcuni “allunghi” con
moschettone fisso.
L3 VII+ 30m Il tiro
più alpinistico della via, esteticissimo e più facile di quanto non si
immagini guardandolo da sotto. Si può integrare la chiodatura con un
paio di “Alien” rosso e viola. Uscita dallo strapiombo fisica ma su
roccia ottima.
L4 IV+ 20 m + 50 m di facili roccette per la vetta. Dalla
sosta si sale verticalmente fino ad un ottimo bong e poi si va qualche
metro a sx, quindi su dritti (clessidra con fettuccia) fino alla sosta
su un terrazzino erboso.
Discesa:
-Con corda da 70m: da S4 in doppia sulla via di salita, moschettonando qualche chiodo su L3 ed L2.
-Con due corde da 60m: da S4 doppia da 25m a S3; da S3 doppia da 60m a
S1 della Via Normale al Primo Magnaghi; da S1 della Normale doppia da
25m fino a terra.