PILLOLE
DI STORIA Una
piccola collezione di pagine da non
perdere
Larioclimb
nasce come raccolta di relazioni di itinerari di arrampicata, vie o
falesie, inizialmente alimentata da Paolo Vitali &
Pietro
Corti, ma nel corso degli anni anche da altri scalatori che ci mandano
la loro documentazione.
Talvolta, però, le storie legate a certi
luoghi sono troppo belle per non divulgarle... e quindi le divulghiamo,
riferendoci a documenti e testimonianze originali. Quando si tratta di
scavare un po' nel passato (non arriviamo alle Guerre
Puniche;
finora ci siamo spinti fino agli inizi del '900 in Grigna), le cose si
fanno difficili, ma le nostre librerie, cartacee e digitali, sono
abbastanza ben fornite. Non abbiamo grandi pretese: ma dove i documenti
ci sono... perchè no?
TORRE COSTANZA - VIA DEL DET Una
via molto severa, senz'altro la più impegnativa alpinisticamente della
Grigna meridionale, da affrontare solo con un'ottima preparazione
tecnica e psicologica. Con l'occasione raccontiamo qualcosa sul
Det, alpinista di Abbadia Lariana apprezzatissimo per le sue doti di
scalatore, alpinista e uomo. Assolutamente da leggere le opere che lo riguardano.. (leggi
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ARTEMISA
in Qualido
richiodata e pulita da Nicolò Bartoli e Omar Cavallin
A rigor di logica (geografica), la Val di Mello e la Val Qualido non
sono sul Lario, ma sono molto vicine alla sfera di Larioclimb, essendo
stato Paolo un attivissimo "apritore" sulla parete del Qualido e più
in generale in Val Masino-Val di Mello. Ci teniamo quindi a pubblicare
questa notizia, caso mai passasse inosservata sui vari portali in cerca
di news più d'effetto....
Facciamo
fatica a non notare che troppo spesso vengono sottovalutate o del tutto
ignorate le azioni di ripristino di falesie o di itinerari in parete, a
meno che ovviamente non vengano compiute da "quelli giusti", molto
bravi ad occupare la scena con sapienti operazione d'immagine.
La
notizia in questione è la pulitura (per quanto possibile) e la
richiodatura di ARTEMISIA sul Qualido. Considerando la location, non
esattamente dietro l'angolo, e la lunghezza della via, non si tratta
"semplicemente" di una meritoria azione di pulizia e richiodatura
(autofinanziata) ma di una vera e propria impresa!
Anche nella più
domestica Val di Mello da qualche anno alcuni volenterosi hanno
cominciato a riattrezzare le "vecchie vie moderne a spit" con fix inox
10 mm. Quindi speriamo che questa iniziativa di Nicolo' Bartoli con
l'aiuto di Omar Cavallin , sia l'inizio di un nuovo capitolo su questa
grande parete!
Bravo Nicolo' e bravo Omar! (leggi
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GRIGNA
MERIDIONALE - La Corna di Medale
Pubblicato il 11/04/2023
Tele
Unica TV Il
Grande Alpinismo, stagione 2, puntata 7. "La Corna di Medale è una
delle pareti che da sempre ha richiamato gli scalatori lecchesi e non
solo. Ripercorriamo le vie di arrampicata più significative insieme a
Pietro Corti e Giovanni Chiaffarelli".
Tele Unica TV
Il
Grande Alpinismo, stagione 2, puntata 8. "Insieme a Giovanni
Chiaffarelli e Pietro Corti torniamo sul Medale per ripercorrere la
storia dell'arrampicata dagli anni '70 ad oggi".
PILASTRI DELLA SEGANTINI 2140 m: storie…
Le
recenti vie aperte da Saverio De Toffol e Jorge Leonel Palacios sui
pilastri della cresta Segantini ci danno l'opportunità di rispolverare
la storia di due pionieri dell'arrampicata sulle Grigne, Arturo Andreoletti e
Mary
Varale, a cui i primi salitori
hanno intitolato i due pilastri principali. (leggi
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PIRAMIDE CASATI 1940 m: storie…
La
Piramide Casati, sulla cresta occidentale della Grignetta tra il Colle
Garibaldi e il Colle Valsecchi, è un massiccio castello roccioso con
notevoli pareti e spigoli, che ben rappresentano i diversi stili di
apertura che si sono succeduti nel tempo sulla Grigna. (leggi
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UNA
CHIACCHERATA CON DELFINO Delfix FORMENTI
Questa
"chiaccherata col Delfino" è il risultato di una lunga e piacevole
conversazione tra Delfino Formenti e Pietro Corti, amici di lunga
....lunga data.
Abbiamo pensato di fare un buon servizio
spiegando, attraverso le parole del Delfix, cosa vuol dire "fare il
chiodatore" volontario, lasciando intravedere tra le righe la fatica e
l'enorme passione messe al servizio della comunità dei climbers. (leggi
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TORRE CECILIA 1800 m: Storie ...
Il
15 ottobre (1905) i soci rag. Mario Tedeschi e rag. Davide Valsecchi di
Milano, colla guida Bortolo Sertori di Filorera-Valmasino, compivano il
quinto intero percorso in discesa della Segantini. [….] Con
quest’ultima discesa fu dimostrato finalmente la possibilità del
percorso dell’intera Cresta, senza aiuto di corda fissa. Ma chi non
conosce l’onnipotente aderenza dei piedi nudi della brava guida
Sertori?. (leggi
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LANCIA
1730 m: VIA GIULIO FAE’ o DIRETTISSIMA RUCHIN
Il Torrione Palma si staglia sulla nervatura occidentale della
Grignetta, poco prima della cresta Segantini, e visto da sud è una
struttura davvero imponente. E’ abbastanza frequentato per la via
Cassin sulla parete sud ovest, un bella arrampicata classica ed una
delle più lunghe della Grigna. (leggi
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Documentazione storica relativa all'Alta Via ed alla Guida.
Giancarlo
Mauri, alpinista, esploratore e fotografo, è un grande conoscitore del
Gruppo delle Grigne che ha percorso in lungo e in largo, descrivendone
le numerose possibilità escursionistiche nella guida ESCURSIONI NELLE
GRIGNE (Tamari Bologna, 1976). (leggi
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TORRIONE PALMA 1928 m: storie…
Il Torrione Palma si staglia sulla nervatura occidentale della
Grignetta, poco prima della cresta Segantini, e visto da sud è una
struttura davvero imponente. E’ abbastanza frequentato per la via
Cassin sulla parete sud ovest, un bella arrampicata classica ed una
delle più lunghe della Grigna. (leggi
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VIA
LARIO e la storia di Mario Dell'Oro detto Boga
“E’ una curiosissima torre, un vero pallone mal gonfiato…. E’ poco
frequentata per la brevità dell’arrampicata della via normale e per le
estreme difficoltà degli altri itinerari”. Così scriveva Silvio Saglio
sulla sua guida Le Grigne, collana “Guida dei Monti d’Italia” CAI –
TCI, 1937.
In effetti, la Mongolfiera è uno dei torrioni meno visitati della
Grigna Meridionale, proprio per le motivazioni ricordate sopra. Tutte
le vie, con l’eccezione di ZeroWatt, sono di stampo alpinistico, molto
impegnative e perlopiù con protezioni a chiodi. Riservate quindi a
scalatori con molta esperienza ed un buon “grado” nelle braccia, per
non tremare di fronte agli ancoraggi tradizionali, spesso piuttosto
vecchiotti. (leggi
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IL FUNGO 1713 m: storie…
Erika: quarto tiroLa Direttissima percorre il cuore della Grignetta,
sul versante sudoccidentale della montagna, passando per una selva di
formazioni rocciose modellate dall’erosione. Magnifiche inquadrature si
rivelano ad ogni svolta del sentiero; tra le tante, quando si
attraversa la Val Tesa, compare verso valle un incredibile intrico di
guglie in bilico su canali vertiginosi: le Cuspidi di Val Tesa. (leggi
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PRIMO MAGNAGHI 2040 m parete Ovest: storie…Sul massiccio
TORRIONE
MAGNAGHI MERIDIONALE o PRIMO MAGNAGHI in Grignetta, si sono succedute
numerose generazhioni di scalatori, con i loro sogni e la loro tecnica,
a partire dalla prima ascensione su roccia della montagna: la parete
est del Torrione Magnaghi Meridionale, il 15 aprile 1900, per quella
che diventerà la via comune. 120m circa, II/III grado. (leggi
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TORRE
CECILIA 1800 m - FAHRENHEIT 451
La parete sud della Torre Cecilia è una delle più imponenti della
Grignetta: un grande scudo giallo repulsivo di roccia scagliosa,
verticalissimo o aggettante, inciso nella parte superiore da un’unica,
profonda fessura sinuosa. La via Tapiocrè, una linea aperta a chiodi e
fix (ora prevalentemente a resinati, dopo la richiodatura del 2002) di
Tiziano Capitoli e Renè Comin del giugno 1981, sale le fenditure sulla
sinistra, mentre la semisconosciuta via del Bastianèl segue i diedri
sulla destra, su roccia a tratti friabile ed erbosa. Una gran bella
impresa degli anni d’oro dell’alpinismo lecchese.
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PARETE EST
DEL SECONDO MAGNAGHI La
est del Secondo Magnaghi è ben nota agli arrampicatori amanti delle vie
della Grignetta: essa si presenta imponente e in parte bombata e
strapiombante, quasi incombente sulla classica via normale al Torrione
Magnaghi Meridionale, primo itinerario in roccia della Grignetta,
aperto da Giacomo Casati, Emilio Buzzi e Giovanni Ghinzoni il 15 aprile
1900.
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L'AMICO
RITROVATO La
Costa di Sopracorna (971m) del Monte Spedone (1110m) precipita verso
ovest con la “Fracia”, un notevole salto verticale segnato da una
grande rientranza di roccia rossa, da cui “Corna Rossa”, che sovrasta
la gola del Gallavesa sopra Calolziocorte. Nonostante la fama di roccia
friabile, Giovanni Chiaffarelli e Luca Bozzi vi hanno aperto una via a
chiodi e fix a destra del grande cuore rosso della parete, trovando una
bella arrampicata su magnifiche concrezioni di selce di tutte le
dimensioni. (leggi
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Il castello della Rocca di Baiedo
Un castello, il cui proprietario sembra fosse un poco di buono,
dominava la Chiusa della Valsassina dalla cima della Rocca di Baiedo.
Allora inespugnabile, oggi si sarebbe potuto fare una brutta sorpresa
agli occupanti arrampicandosi sui bastioni rocciosi rivolti a sud:
speroni emergenti tra la vegetazione, con zone articolate a lame e
buchi alternate a placche compatte e rugose. Ampia scelta di itinerari
di più tiri dalle difficoltà contenute, dove serve esperienza nelle
manovre e le calate. (leggi
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Cerro
Murallon, la parete Est, evoluzioni
delle "cosas patagonicas” Considerazioni
e aneddoti di Paolo Vitali (Marzo 2017)
A seguito della recente salita della parete Est del Cerro Murallon da
parte di Matteo Bernasconi, Matteo Della Bordella e David Bacci, si è
fatto un gran parlare (e un gran scrivere) sui giornali locali ed i
social media in genere. Non ho potuto quindi fare a meno di tornare con
la memoria a quel lontano periodo a cavallo del 1983/84, quando con
Casimiro Ferrari e Carlo Aldè realizzammo la prima salita del difficile
spigolo Nord-Est, considerata finora anche la prima assoluta della
montagna. (leggi
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CARO AMICO SIGARO DONES, BUON
COMPLESECOLO SIGARO
DONES,
Pareti est e sud : VIA FASANA Primi
salitori Eugenio Fasana, Erminio Dones e Angelo Vassalli 8
agosto
1915, dopo un primo tentativo effettuato il 1 agosto 1915
100 anni fa veniva calcata per la prima volta la stretta cima
dell'incredibile guglia posta appena a sud del Torrione Magnaghi
Meridionale, in Grignetta. Non era servita troppa immaginazione per
battezzarla, visto l'aspetto di gigantesco "Avana" alto circa 100
metri, con le radici sprofondate nel Canalone Porta. Ci è voluto invece
del gran fegato per provare a salirla.... (leggi
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