7 ANTICHE TRACCE *** (la valutazione della
bellezza è riferita al primo tiro)
Paolo Vitali, Sonja Brambati, Pietro Corti, dal basso, 5.4.1995
130m – 4L
8a+ (6a+ obb.)
P2 - 14 rinvii, due corde da 60m, qualche dado/friend. Chiodatura a fix
Dalla base dei risalti dove inizia la Normale al PRIMO MAGNAGHI,
spostarsi a dx e seguire una rampa fino al fix di partenza. Per fessura
ad una nicchia, uscire a sx e proseguire sul bombamento; S1. Spostarsi
a dx e salire un muro compatto, entrando in ultimo nel diedro Butta che
si segue per pochi metri; S2. Salire sulla sx per muretti fino al
limite dx di uno strapiombo; S3. Superato un muretto tecnico si
raggiunge il canalino d’uscita che porta alla S4.
Discesa: proseguire alla vetta, oppure scendere in doppia lungo la via
(esposto) con 2 corde da 60m
La via è stata liberata nel novembre 2015 da Paolo Spreafico, secondo
il quale il primo tiro, il più duro, "è
molto bello con una prima parte intensa, un buon riposo e poi gran
continuità fino in sosta. L'arrampicata è molto tecnica e poco
intuitiva. Nel complesso, secondo me, uno dei tiri più belli su
questo livello del Lecchese. Chiaramente il pezzo
forte della via è rappresentato dal primo tiro, ma anche il resto mi è
piaciuto, la parte superiore è discontinua ma ci sono delle
sezioni interessanti!”
8 VIA GANDINI (a suo tempo nota come VIA
EROS) **
Giovanni Gandini, Renzo Galbiati, Eros Bonaiti, 6.9.1931
160m – 5L
V+
P3 - 10 rinvii, corda da 60m, qualche dado/friend. Chiodatura: resinati
e chiodi; ev. da integrare
Classica salita, divertente e poco esposta. Costeggiare verso dx la
base della parete e raggiungere un terrazzino con resinato, da cui si
sale una placca verso dx fino alla S1. Superare il bel camino
soprastante fino ad un terrazzo; S2. Si prosegue sulla ripida placca di
fronte, superando poi uno strapiombino appigliato; un canalino porta
alla S3. Su rocce via via più facili si raggiunge la S4 presso uno
spigolo a dx. Per i risalti sulla dx si raggiunge il resinato della S5
presso la vetta.
Discesa lungo la Normale del SECONDO MAGNAGHI: abbassarsi sulla facile
crestina verso il TERZO MAGNAGHI, poi scendere nel ripido canalino a sx
(2+). Lungo il cavo si raggiunge la Forcella del G.L.A.S.G. (Gruppo
Lombardo Alpinisti Senza Guide). Per tutto il percorso procedere
assicurati e prestare la massima attenzione ai sassi. Dalla Forcella
scendere a sx nel Canalone Porta, con tratti di facile arrampicata su
placche inclinate (qualche bollo rosso), tornando alla base del Sigaro
e poi al Traverso dei Magnaghi, oppure verso dx fino alla base del
versante est.
9 VIA BUTTA **
Gentile Butta, Eugenio Stella, 4.10.1944. La via originale sale alla S3
direttamente dal basso su roccia in seguito franata; il traverso dalla
S2 Gandin è opera di Federico Wilhelm e Benigno Balatti
170m – 6L compresi i primi 2L Gandini
VI+ (VI- obb.)
P3 - 12 rinvii, due corde da 60m, qualche dado/friend. Chiodatura:
resinati e chiodi; ev. da integrare
Interessante itinerario per diedri e camini con un ardito traverso
d’entrata; roccia in genere buona. Dalla S2 Gandin spostarsi a sx,
spaccare sulla parete e traversare in leggera discesa, alzandosi solo
verso la fine alla scomoda S3 appesa. Seguire il camino-diedro con
elegante arrampicata su roccia a tratti delicata e proseguire in una
larga spaccatura che poi obliqua a sx (breve tratto friabile e
protezioni lontane) fino alla S5. Uscire per un canalino sugli
sfasciumi sommitali raggiungendo il resinato presso la vetta.
Discesa: lungo la Normale del SECONDO MAGNAGHI come per la Via Gandini.
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