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Bacheca Virtuale
2024
Una
bacheca per le
novità della vita verticale nel circondario lecchese:
nuove falesie,
nuove
vie, tiri liberati, aggiornamenti alle topos, manifestazioni,
pubblicazioni etc...
Accedete
gratis alle topos di LARIOCLIMB dal vostro
SMARTPHONE tramite la Mappa interattiva
14 Aprile 2024
FALESIE MONOPOLIZZATE DA ESERCITAZIONI
Alessandro
Ronchi, che negli ultimi 35 anni ha richiodato e sviluppato la falesia
di Civate (e non ha finito...), nella prima mattina del 13 aprile ha
notato questo cartello alla "Palestra Vecchia" o Settore Pozzo della falesia di Civate (LC). Viene
da fare una riflessione: non si contribuisce alla
chiodatura/manutenzione della falesia (ormai tra le più frequentate del
lecchese), ma la si sfrutta (in questo caso una sezione del CAI),
occupandola in modo esclusivo, tra l'altro nel suo settore più
popolare, per tutta la giornata di sabato? Nel lecchese non mancano falesie e settori poco frequentati ... Ma Civate è così comoda!!
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4 Aprile 2024
Pubblichiamo l'aggiornamento della DISCOTECA dove lo zio Delfix
ha aggiunto tre tiri divertenti all'estrema destra: l'angolo più
appartato della falesia, dove si aggirano strani personaggi..... Grazie a Delfo per questa sua continua ricerca!
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29 Marzo 2024
Pubblichiamo l'aggiornamento del Pilastro dell'Orsa Maggiore, la parete di fianco al Pilastro Rosso del lago, appena oltre la città di Lecco verso Sondrio. Dopo la recente nuova via di Fabio Valseschini e Pietro Saggiante, i Gamma Tommaso Garota e Claudio Cendali hanno aperto un nuovo itineraro a dx di Gengis Trip (la prima della parete, dei larioclimbers Paolo Vitali, Sonja Brambati e Pietro Corti).
In
effetti lo spazio c'era; eccome.... La via, già ripetuta e apprezzata,
si svolge su roccia nel complesso molto buona, a parte un tratto nel
primo tiro dove occorre prestare attenzione. In generale serve
esperienza per valutare roccia e protezioni in loco (eventualmente da
integrare), e saper gestire manovre di corda e calate. Bravi Tommy e Claudio per l'intuizione!
Photo-Gallery by Tommaso Garota
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20 Febbraio 2024
MEDALE - PULIZIA DI MARY POPPINS
Tommaso Garota del Gruppo Gamma Lecco, qualche mese fa aveva ripetuto Mary Poppins in Medale (Paolo Vitali e Carlo Aldè, 1983), iniziando a tagliare qualche ramo, ripromettendosi di tornare con tutto il necessario per far un po' di gardening... Così il 13 febbraio Tommaso e l'amico Sebastiano Paonessa
hanno dato una ripulita, per quanto possibile, strappando erba e zolle,
soprattutto nel secondo tiro che era il più sporco, oltre a liberare
l'inizio della via dagli arbusti, spedendo a valle qualche sasso
ballerino. Il tutto fino a S3. Non hanno toccato lo zoccolo della Taveggia e nemmeno l'ultimo tiro, quello che porta alla
cengia mediana, sconsgliabile per i numerosi sassi instabili. Poi in
calata hanno spazzato a mano tutto quello che si riusciva... Qualche
temporale e il vento farà il resto. Sui primissimi metri del
primo tiro è anche spuntato un chiodo che il Medale si era
mangiato... ingoiandolo sotto una zolla d’erba! Era un po’ malconcio,
allora siccome il fittone luccicante era appena alla sua destra, l'anno
tolto e portato a uno dei primi salitori. Infine, hanno dato una
ravvivata con la vernice al nome alla base della via. Una nota:
ci sarebbe un fittone (il quinto di L1) completamente fuori via, che
sale per un diedrino con due chiodi originali, dove ora è stato
aggiunto un cordino per facilitare il moschettonaggio. Se si cerca di
rinviare quel fittone - spostato sulla sx - anziché i due chiodi,
la via risulta molto più dura... Bravi bagai!
Dalle parole del Tommy: "E
comunque mitico Paolozzo che nell’83 con Carletto si sono spinti su
quelle placche, che ancora adesso sono da non sottovalutare. E pensare
che era una delle primissime aperture del Paolo!"
Ricordiamo anche il "restauro" di CRAMERTHEOREM e REGGATTA DE BLANC
da parte di Luca Bozzi, Giovanni Chiaffarelli, Filippo Colombo,
Federico Montagna, Giacomo Tagliabue, Giancarlo Sironi Abi e Francesco
Sportelli nel 2016).
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12 Febbraio 2024
Pubblichiamo la relazione della nuova via di Fabio Valseschini e Pietro Saggiante
al Pilastro dell’Orsa Maggiore (sponda orientale del lago di Lecco)…
Quello della via Gengis Trip dei larioclimbers Paolo Vitali, Sonja
Brambati e Pietro Corti.
Spesso,
riferendosi ad un personaggio di spicco si usa dire, “Tizio non ha
bisogno di presentazioni”… cioè: quindi, passiamo oltre. Certo, Fabio
non è un nome nuovo, tuttavia vale assolutamente la pena fare un
ripassino della figura di questo pezzo da novanta dell'alpinismo
lecchese. Privo di "maglioni" e molto, molto lontano dai riflettori.
Alpinista di gran livello, in situazioni spesso complicate (Via del
Fratello al Badile, poi nel 2011 la Via dei Cinque di Valmadrera sulla
parete nord-ovest del Civetta, nel 2012 la Gaiser-Lehman sul
pilastro nord-ovest del Cengalo e nel 2013 la Hasse-Brandler alla
parete nord della Cima Grande di lavaredo: tutte in inverno, da solo),
è anche un ottimo scalatore sportivo, che da anni si sta dando
generosamente da fare per opere di manutenzione in falesia e in parete.
Nibbio, Antimedale,
Medale... Oltre a diverse vie nuove. La sua è un'etica severa e
rigorosa, molto attenta a non stravolgere il "carattere" delle vie dove
interviene. Pietro è un giovane (classe 2004) Gamma lecchese,
alpinisticamente “di sangue blu”: pronipote di Roberto e Daniele
Chiappa (Cerro Torre nel 1970 e 1974), oltre che figlio di Eleonora
Chiappa, forte scalatrice sportiva. Anche lui scalatore sportivo di
gran classe, si muove in falesia nei dintorni dell'8a (per ora) ma si è
già affacciato all’arrampicata in parete e in montagna, grazie anche ad
un maestro d’eccezione come Fabio.
Approfittiamo
poi per ri-pubblicare la topos del Pilastro Rosso, che abbiamo resa
indipendente da quella del Pilastro dell'Orsa Maggiore, aggiugendo un
interessante aneddoto alla prima salita della Panzeri-Riva (altri due
"mostri sacri" lecchesi)... E ce ne se sarebbe altro da
raccontare: una prima salita del Pilastro da parte di Gigi Vitali e
Angelo Longoni, due fortissimi delle Grigne degli anni '30, la cui
impresa è rimasta nascosta nella cronaca locale in tempo di guerra, e
la salita in arrampicata libera della fessura off-width del primo tiro
del Pilastro da parte dello specialista di Yosemite, lo statunitense
Yvon Chouinard (note da "Guide di carta", una mostra curata da Alberto
Benini e Pietro Corti, con il supporto grafico di Marta Cassin,
nell'edizione 2020 di Monti Sorgenti, la rassegna promossa dalla
sezione di Lecco “Riccardo Cassin” del Club Alpino Italiano).
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11 Febbraio 2024
Isola di Pasqua o Falesia di Erve
A
causa della recente scarica di materiale sulla Provinciale n.181
Rossino – Erve (LC), riceviamo dal CAI Calolziocorte la richiesta di
diffondere la raccomandazione a non recarsi alla falesia “Isola di
Pasqua”, anche conosciuta come “Falesia di Erve” (pur essendo
localizzata in Comune di Calolziocorte).
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3 Gennaio 2024
Non
abbiamo fatto in tempo a pubblicare l'aggiornamento del Lariosauro, che
Delfix ci notifica un tiro nuovo che ci era sfuggito: si tratta di "Asia" all'Isola dei Gabbiani.... Un omaggio al cane di un amico.
Approfittiamo
per segnalare che sul tiro Tachicardia alla falesia di Galbiate, è
saltata una presa prima del grande buco in uscita. Il tiro si fa
comunque ed il grado pare non cambi (info da recente ripetizione),
anche se di certo non è diventato più facile... In caso di
ripensamenti della "gradazione", riaggiorneremo.
Ricordiamo ancora l'operazione di Formenti "Un chiodo in testa" per
contribuire al materiale per le sue chiodature. Il resto (le
innumerevoli ore da lui messe a disposizione) è gratis.... E il
territorio sta a guardare!
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1 Gennaio 2024
Iniziamo subito le notizie verticali di LARIOCLIMB per il 2024 con un grado 8 al femminile
Riceviamo da Eugenio Pesci, che ringraziamo, la nota che la 23enne monzese Marta Pirovano ha effettuato la seconda salita, prima rp femminile, di “De divina proportione” alle Rocce Basse sullo Zucco dell'Angelone in Valsassina (LC). Si
tratta di un tiro molto particolare di Aldo Rovelli, caratterizzato da
sequenze esplosive su verticali e movimenti aleatori. Livello 8a+, confermato dalla Pirovano. Marta
è una scalatrice poliedrica, dall'agonismo boulder alla falesia, alle
multipitch come la parete ovest del Sasso Cavallo sulla nuova via "Blu
Nord", aperta con Pesci tra il 2019 e 2022. "Un mostro di dita", a
detta di Eugenio...
Nella foto Marta Pirovano su Xenox alla Pala Condor (Valsassina)
7c+. Foto Eugenio Pesci.
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29
Dicembre 2023
Aggiorniamo la topos del LARIOSAURO, la
grande falesia sulla sponda orientale del lago di Lecco, dove Delfino Formenti
(SEMPRE impegnato in chiodature o manutenzioni) ha aggiunto qualche
interessante tiro. Nota bene: abbiamo scorporato dalla topos il settore
BRANCHIOSAURO, che va considerata una falesia a sè stante, che
pubblicheremo se e quando il chiodatore lo riterrà opportuno.
Approfittiamo per ricordare l'operazione di Formenti "Un chiodo in testa" per
contribuire al materiale per le sue chiodature. Il resto (le
innumerevoli ore da lui messe a disposizione) è gratis.... E il
territorio sta a guardare!
Con questo aggiornamento
chiudiamo l'anno 2023 per la BACHECA, buon inizio 2024 a tutti i
LARIOCLIMBER!
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20
Novembre 2023
Riceviamo
da Eugenio Pesci e pubblichiamo integralmente, ringraziandolo per la
nota e, ovviamente, per lo sbattimento.
Ieri
(19/11/2923) sono stato al Forcellino e ho finalmente tolto tutte le
fisse marce sulla cengia, sostituendole con 240m di corde (quasi)
nuove. Ho lasciato solo una vecchia in uscita, a destra, dato
che
era più recente e affidabile. Ho aggiunto una 70m in uscita a dx sino
alla spalla da cui si attraversa in Val Verde. Ovviamente anche le
nuove corde devono sempre essere saggiate.
Attualmente
la cengia é tutta cordata sino alla sosta di Discovery.
Le
calate sono rimaste uguali a prima. Dalla cengia ci si cala solo su
Discovery (catena e anello chiuso). Per Astra , Eclisse,
Aria, ci
si deve calare dal solito catenone sommitale; nella seconda doppia si
salta la cengia.
La
discesa dalla Val verde e l’entrata dalla cengia può essere
un
utile alternativa anziché fare le brutte doppie sommitali di Discovery
(NON per Astra, perché’ sulla cengia non c ‘e’ sosta di calata utile).
Accesso:
50m prima della testa del Forcellino si scende a sinistra per il
sentiero della Val Verde e dopo circa 80 m in discesa si trova un
ometto sulla sinistra e un segnavia bianco e rosso a vernice
su
un albero a destra. Qui si traversa a destra per circa 50m,
facilmente, ci sono degli antichi nastrini rossi sugli alberi. Risalite
in breve delle roccette elementari si arriva a una spalla rocciosa dove
si trova la prima fissa.
La
situazione dei materiali in parete (eccetto per la via Aria, più
recente) risente molto del tempo (1992/96) e dunque si consiglia sempre
di accertarsi dello stato degli infissi sulle vie, soprattutto delle
soste. Come tante altre pareti lecchesi, ma forse di più, la
parete si e’ piuttosto inerbita, anche per la modesta (issima)
frequentazione.
Nelle
classiche calate dalla catena sommitale di Astra si faccia molta
attenzione al recupero delle corde nella prima calata di 50m, recupero
molto duro e a forte rischio di incastro di nodi.
Eugenio
Pesci
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8
Ottobre 2023
Riceviamo e pubblichiamo (invitando
caldamente alla partecipazione) la locandina di questa manifestazione
che si terrà in Val Gerola (SO) il prossimo sabato 14 ottobre 2023.
BASTA
strade in Val Gerola
Tema
dell’evento è il dilagare di strade sterrate sulle montagne (in qs caso
le Orobie Valtellinesi) per favorire l’utilizzo delle motor-bike.
Preferiamo chiamare col loro vero nome queste e-bike, vista la potenza
di questi mezzi meccanici. L’apertura di queste strade provoca una
serie di gravissimi danni: la devastazione
ambientale/paesaggistica, la cancellazione di chilometri di sentieri
escursionisctici e di mulattiere secolari, la snaturazione
dell’escursionismo che si viene costretto su strade sterrate, la
convivenza forzata tra pedoni e mezzi meccanici motorizzati. E tra
qualche stagione si valuteranno anche gli effetti dell’usura di questa
strade, e la necessità di una loro costosissima manutenzione.
SALVIAMO IL LAGO BIANCO (PASSO
GAVIA)
Allo
stesso tempo segnaliamo la vicenda attualissima, gravissima, brutale e
scandalosa, dell’attacco al Lago Bianco al Passo Gavia, le cui acque
serviranno all’innevamento artificiale delle piste di fondo a Santa
Caterina Valfurva.
Entrambi
questi tipi di interventi vengo fatti in Parchi nazionali e regionali,
entrambi vengono fatti per interessi economici particolari: a beneficio
di pochi e a danno di TUTTI.
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16
Settembre 2023
Ancora
Grigna Meridionale, con una via nuova di Saverio De Toffol e Jorge Palacios
sul Torrione Clerici,
quello dello Spigolo Boga, per intenderci.
L'itinerario
di Jorge e Saverio è prevaletemente Trad, con fix alle soste e qualche
chiodo/clessidra lungo i tiri; per il resto: obbligatorio integrare.
Dalle parole di Saverio:
"E’
da diversi anni che con l’amico Jorge Palacios siamo alla ricerca di
nuovi itinerari in Grigna che siano il più possibile logici (cioè lungo
le linee naturali offerte dalla roccia) e proteggibili con chiodi
normali e ancoraggi veloci. Con l’eccezione dell’utilizzo dei fix nelle
soste. Non è semplice seguire rigorosamente questo stile; a volte ci
riesce, a volte no, e ci siamo trovati a mettere dei fix su certi
passaggi lungo i tiri. Nel caso del Torrione Clerici invece la cosa è
riuscita al meglio”.
Photo-Gallery
All'ovest niente di nuovo
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6
Settembre 2023
Pubblichiamo
le due vie nuove di Saverio
De Toffol (quest'ultimo precisissimo nello stendere le
sue relazioni e molto attento alle vicende storiche) e dell'ottimo Jorge Leonel Palacios
sulla Torre Costanza, in Grigna Meridionale. Salite aperte nel corso
della loro ormai pluriennale ricerca, su pareti quasi dimenticate di
questa conosciutissima montagna, in grado di offrire ancore belle
sorprese... a chi le sa cercare.
Una esplorazione portata avanti
anche da altri: Giovanni Chiaffarelli, Luca Bozzi, Federico Montagna,
Ivano Zanetti, da solo o con Eugenio Pesci, e altri ancora. Nuove
salite che come larioclimb abbiamo avuto il piacere di raccontare...
Almeno per quello che siamo riusciti.
Pubblicando queste
relazioni, approfittiamo poi per metterci un po' del nostro, visto che
ogni torre della Grignetta è un incredibile concentrato di storia
"arrampicatoria", che apre ulteriori, interessantissime finestre. Il
Costanza per esempio è stato teatro di una curiosa vicenda, nota non a
tutti gli scalatori della Grigna. Questi racconti possono servire anche
a fare un po' di luce su personaggi poco o nulla conosciuti. E poi...
sul Costanza i larioclimbers Paolo Vitali, Pietro Corti e Sonja
Brambati hanno a suo tempo colto l'occasione di aprire la loro via
nuova (L'ALTRA
FACCIA DELLA GRIGNA): quindi a questa bellissima torre siamo
particolarmente legati.
In chiusura, ringraziamo Jorge e Saverio per la loro super
collaborazione.
Photo-Gallery
A CAVALLO DELLA TIGRE
Photo-Gallery
SYMPATHY FOR THE DEVIL
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27
Agosto 2023
Lo scorso anno, e soprattutto questa estate, sembra essere rinato un
grande interesse per la parete
Est del Monte Qualido in Val Qualido (Val di Mello).
2022 - Nell’estate 2022 Domenico Mottarella, Davide Duca,
Chiara Gusmeroli e Giovanni Ongaro, grazie al materiale
offerto dal Bar Monica di San Martino Valmasino, hanno riattrezzato
completamente a fix inox MAGIC
LINE, aggiungendo anche un fix alla fessura di L10 per
evitare la necessità di radoppiare il friend.
Quella
della riattrezzatura delle vie piu’ datate, ancora con gli Spit da 8mm
messi a mano prima dell’avvento del trapano, è una lodevole iniziativa,
che meriterebbe di essere estesa per riportare l'interesse su tutta la
parete. La stessa operazione andrebbe fatta anche sulle vie della Val
di Mello con quel tipo di attrezzatura: ancoraggi che con gli anni
diventano inaffidabili.
Nel mese di settembre '22, Nicola
Ciapponi, Fabio Salini, e Davide Spini hanno completato la
VIA
DEI MORBEGNESI, cominciata nel giugno 2021 al limite destro
della grande parete. Una via "Mello plaisir" che sicuramente susciterà
interesse.
Nel frattempo Nicolo'
Bartoli ha iniziato un grande progetto, che consiste nella
riattrezzatura e nella prima libera di TRANSQUALIDIANA,
tutt'ora in corso.
2023 - In Maggio Nicolò
Bartoli con
Omar Cavallin ha sostituito tutti gli spit originali da
8mm su ARTEMISIA,
ed ha fatto una notevole pulizia da zolle d’erba, massi e lame
instabili, ridando vita a questa bella linea per le prossime
ripetizioni. (Vedi
articolo richiodatura ARTEMISIA)
In Agosto Bernardo
"Berni" Rivadossi con Luca Schiera richioda e pulisce GALACTICA (L1 e L2 erano
stati richiodate da Paolo
Marazzi & C. nel 2022, con una leggera variante di
Simone
Pedeferri a L2), i due chiodano dall’alto anche una nuova
variante a L6-L7-L8 per evitare i passi in artificiale. Berni torna con Iris Bielli il 4
agosto e realizzano la prima salita completamente in libera.
Vedi racconto
di Berni Rivadossi e la Photo-gallery.
A fine agosto Michele
Cisana, Paolo De Nuccio, Andrea Mastellaro e Alessio Guzzetti,
completano la via IMPRESSIONI DI SETTEMBRE,
iniziata l'estate 2022, nel settore destro della parete dove sale anche
QUOTE
ROSA. Un'altra via di "medie difficoltà" potenzialmente
candidata a molte ripetizioni.
Nicolo' intanto, ha iniziato anche la pulizia con apertura di una bella
nuova variante su NON DI SOLO GRANITO,
che speriamo di poter annunciare presto come completata.
Si sussura che anche altri grandi nomi dell'arrampicata si stiano
interessando alla parete, Jacopo
Larcher e Barbara
Zangler impegnati su VERTICAL HOLIDAYS,
con gradi che parlano di 9 ... insomma, se ne vedranno di belle sulla
PARETE! Stay tuned!
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3
Agosto 2023
Attenzione:
per le falesie Muro
del Butch - Scala dei Sogni - Muretto del Giò
a Ballabio, le auto vanno parcheggiate nello spiazzo a lato della
Provinciale, prima di entrare nella stradina della discarica comunale -
piattaforma biologica. Ci sono stati dei parcheggi selvaggi (anche nei
prati) che vanno assolutamente evitati. Se non ci sono posti nello
spiazzo, parcheggiare a Ballabio e fare qualche minuto in più a piedi.
La
frequentazione di certe falesie sta diventado massiccia, ed è quindi
fondamentale che ogni scalatore sia consapevole che comportamenti
scorretti (parcheggi a... caso, sporcizia, rumori e confusione) possono
compromettere seriamente la frequentazione delle falesie.
Gli ignoranti/maleducati possono creare gravi problemi.
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13
Luglio 2023
Pubblichiamo un nuovo aggiornamento della falesia di Civate,
visto che l'infaticabile squadra di Alessandro Ronchi ha
chiodato altri tiri sfiorando quota 100.
Nota
bene: una "prestigiosa" recente pubblicazione cartacea ha riportato la
falesia di Civate con notevoli discordanze rispetto alla topos
Larioclimb, che è stata condivisa con Alessandro Ronchi. Ringraziamo
Alessandro per la grande collaborazione, oltre che, naturalmente, per
la sua opera insieme ai formidabili collaboratori.
La
falesia è sempre molto frequentata: raccomandiamo quindi grande
rispetto per il luogo (pulizia, no fuochi, attenzione alle questioni
igieniche, non uscire dai sentieri) e per gli altri
frequentatoti
(pulire le prese, non "occupare" i tiri).
Comunque... non è mica finita!
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27
Giugno 2023
Pubblichiamo l'ultimo aggiornamento del Ballabiot,
la bella falesia del Marco
Nicolodi sopra Ballabio, ormai molto conosciuta e
frequentata. Ormai sono 42 tiri!
Approfittiamo
per raccomandare la cura del luogo. Inoltre, visto che intere sezioni
di parete non si bagnano con la pioggia, è particolarmente importante
spazzolare le prese dal magnesio.
E poi ...sosteniamo i progetto di Marco Nicolodi: "Falesie
per tutti", e di Delfino Formenti
(che non sta mai fermo!!) "Un chiodo in testa".
Avvisiamo che oltre alla recente pubblicazione del Ceppo Virale,
Bio Muro, Civate
aggiornata, abbiamo fatto altri piccoli ma utili aggiornamenti (tiri
nuovi) alle falesie del Pungitopo
e Pradello.
Altro è in lavorazione...
Un grande grazie a Marco ed Alessandro Ronchi (Brianzoli per Lecco, visto il
gran lavoro che fanno sul territorio...) e al solito zio Delfix: il Fantasma
del Lago!!!
A proposito di Civate: segnaliamo la posa di una super-bacheca da parte
dei chiodatori.
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11
Giugno 2023
A rigor di logica (geografica), la Val
di Mello e la Val Qualido non sono sul Lario, ma sono
molto vicine alla sfera di Larioclimb, essendo stato Paolo un
attivissimo
"apritore" sulla parete del Qualido e più in generale in Val Masino-Val
di Mello. Ci teniamo quindi a pubblicare questa notizia, caso mai
passasse inosservata sui vari portali in cerca di news più
d'effetto....
Facciamo fatica a non notare che troppo spesso vengono sottovalutate o
del tutto ignorate le azioni di ripristino di falesie o di itinerari in
parete, a meno che ovviamente non vengano compiute da "quelli giusti",
molto bravi ad occupare la scena con sapienti operazione
d'immagine.
La notizia in questione è la pulitura (per quanto possibile) e la
richiodatura di ARTEMISIA sul Qualido.
Considerando la location, non esattamente dietro l'angolo, e la
lunghezza della via, non si tratta "semplicemente" di una meritoria
azione di pulizia e richiodatura (autofinanziata)
ma di una vera e propria impresa!
Anche nella più domestica Val di Mello da qualche anno alcuni
volenterosi hanno cominciato a riattrezzare le "vecchie vie moderne a
spit" con fix inox 10 mm. Quindi speriamo che questa iniziativa di Nicolo' Bartoli con
l'aiuto di Omar Cavallin , sia l'inizio di un nuovo capitolo su questa
grande parete!
Bravo Nicolo' e bravo Omar!
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22
Maggio 2023
Pubblichiamo l'aggiornamento della falesia di Civate, che Alessandro Ronchi e la sua squadra
ha ampliato ulteriormente con nuovi settori e nuovi tiri. Questa
falesia è diventata ormai frequentatissima, dapprima grazie
all'importante lavoro di recupero svolto in occasione dell'Accordo di Programma delle
falesie lecchesi promosso da Regione Lombardia, e poi
grazie al costante lavoro di Alessandro & C.
Alcune note:
-
L'itinerario numero 3. EFFETTO DOMINO è stato chiodato e liberato; ma
sono state tolte momentaneamente le piastrine per manutenzione.
- A sinistra dell'itinerario numero 1. NUOVA SUELLO stanno nascendo
altri tiri.... Aggiorneremo quando sarà il momento.
Di seguito un pensiero di Alessandro Ronchi, che riportiamo per intero.
Una
volta terminati i lavori alla "Balconata" della falesia di Civate, ho
riguardato con attenzione la "Valle degli Orti", notando che ci poteva
ancora stare qualche interessante nuova linea.
Così,
fissate le corde con l'aiuto di Rolando, Flavio, Enrico e Ugo, ci siamo
messi all'opera. All'inizio i possibili nuovi tiri sembravano
pochi, ma poi con un po' della nostra solita pazienza,
pulendo
alcune sezioni di parete, siamo riusciti a creare 13 nuovi itinerari,
oltre ad allungare qualche via già esistente. La parte più pesante,
come sempre, è stata quella di creare una base comoda dove "far
sicura", realizzando il solito enorme lavoro di terrazzamenti.
Poi,
scrutando la parete sulla destra, sulla direttiva del "Buco della
sabbia", ho intravisto una parete seminascota dalla vegetazione. Con
l'anno nuovo abbiamo incominciato a mettere mano anche lì e
rimboccandoci le maniche, colpo su colpo, a fine marzo ecco pronto un
altro settore con ben 11 tiri. Lo abbiamo chiamato "Settore dei
cinque", visto che gli itinerari sono tutti di grado 5.
Civate ha
così raggiunto quota 85 tiri. Oggi, dopo oltre 35 anni da quel lontano
1987, la parola fine in questa falesia non è ancora stata scritta.
Molti altri settori sono stati già adocchiati, e nella mia
immaginazione ho già disegnato le nuove linee.
Mi
auguro di avere ancora al mio fianco i miei fedeli collaboratori
Rolando, Flavio Enrico, Ugo... Senza il loro
supporto,
tutto questo lavoro non si sarebbe potuto concretizzare. Un altro
enorme ringraziamento va la CAI di Vimercate, al Presidente Andrea
Vismara ed al Consiglio, che hanno ancora una volta
creduto
in me, mettendomi a disposizione il materiale necessario per la
realizzazione dei miei sogni.
Alessandro
Ronchi.
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17
Maggio 2023
Serata
a Vimercate dedicata a Delfino Formenti
Un altro
appuntamento con l'arrampicata sportiva e con un grande protagonista,
uno dei maggiori promotori nel lecchese di questa specialità.
Delfino chioda dal 1986, e molte delle sue falesie attirano sul
territorio migliaia di persone ogni anno. In questo campo, a nostro
parere, un protagonista non è solo chi compie performances
all'avanguardia, ma anche chi crea un terreno di gioco così consistente
e vario (e gratuito).
Ultimamente però abbiamo assistito ad un podcast
sull'arrampicata sportiva lecchese, dal quale prendiamo
nettamente le distanze.
Non entriamo nel merito del format "quattro amici al bar", anche se non
si tratta di un bar, ma del web, e ci concentriamo sui contenuti,
sintetizzando al massimo.
Oltre a tanti altri argomenti, aneddoti, varie ed eventuali, viene
insistentemente preso di mira un certo tipo di falesia, quella con terrazzamenti
alla base ed altre comodità, e con itinerari dalle basse
difficoltà. Fin qui niente da dire. De gustibus... Quello
che colpisce sono, a nostro parere, soprattutto due affermazioni.
"L'arrampicata
non è uno sport per tutti".
E' vero! L'arrampicata sportiva è nata come attività elitaria, alla
ricerca di difficoltà sempre più alte e, in certe falesie o in certi
periodi, con ancoraggi molto "lunghi". Ed è verissimo che molti si
approcciano a questa attività come ad un qualsiasi sport, con grinta e
voglia di migliorarsi attraverso la pratica e l'allenamento. Ma è
altrettanto innegabile che l'arrampicata sportiva è andata via via
affermandosi come sport di "massa" (facendo le debite proporzioni),
proprio attraverso gli itinerari che richiedono un basso impegno
tecnico e psicologico.
Certe zone, attorno a queste realtà, ci stanno costruendo o ci hanno
già costruito solide occasioni di sviluppo. Senza contare che questo
tipo di falesie vengono sempre più sfruttate da corsi a pagamento,
perchè son così comode....
Invece, a proposito di queste chiodature, nel podcast si è parlato di "involuzione".
Non fa una piega: l'arrampicata, come ogni sport, progredisce alzando
l'asticella.... Ma qui il termine "involuzione"
è stato declinato in senso negativo.
Chiediamoci invece se non si tratti di una "evoluzione", cioè di una
specializzazione verso un nuovo target di scalatori, quelli definiti
nel podcast come "ronchionati",
quelli che
danno anche un po' fastidio. Almeno, questo è quello che
abbiamo ascoltato nel podcast in questione, riferito alla palestra
indoor. Ma di ronchionati
è pieno il mondo.... Dentro e fuori le palestre.
Un mago del marketing territoriale non avrebbe trovato una formula di
promozione più efficace.
La seconda considerazione è la seguente: è stato detto (più o meno) che
chi
chioda non lo fa perchè gliel'ha ordinato il dottore, e
che "la
parola riconoscenza va tolta dal vocabolario; se chiodi lo fai perchè
te lo senti dentro, non perchè ti aspetti applausi."
Ragazzi: questa roba va scolpita nel granito!
Se uno dopo quasi 40 anni che chioda, oltre a non ricevere
riconoscimenti "pubblici" si deve prendere queste secchiate di ...
fango, significa che per non perdere la motivazione deve avere un
solidissima passione personale, ed una totale indifferenza verso la
gratitudine. Altrimenti chi glielo fa fare?
Questo concetto che il chiodatore non va santificato, che "lo fa per se
stesso, blablabla", ogni tanto salta fuori. Nessun santo e
nessuna medaglia; per carità: le medaglie (per loro) le hanno finite da
un pezzo!
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14
Maggio 2023
Pubblichiamo il Biomuro, una delle ultime (2022) novità di Marco Nicolodi,
chiodatore ormai affermato e autore di importanti falesie a
Ballabio-Valsassina tra cui il Muro del Butch
e il Ballabiot,
e il Ceppo virale
sopra Valmadrera.
Marco di mestiere fa il tree climber (da qui i nomi delle vie incisi su
dischi di legno fissati alle partenze...), e chioda in estate quando il
suo lavoro gli lascia più tempo. Quindi, per non schiattare dal caldo,
ha dovuto per forza cercare strutture all'ombra; e le ha trovate!
Ha così grandemente contribuito a risolvere una delle maggiori mancanze
del territorio lecchese, dove le falesie estive sono poco diffuse.
Marco non ha sponsor: per sostenere il suo progetto "Falesie per tutti"
si può passare nei bar segnalati nelle topos, oppure si può dare un
contributo al seguente link.
Ua grande grazie a Marco, e buone scalate a tutti.
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