26 Dicembre 2011.
Gajum
- Giardin di frà
Aggiornamento della topos di Gajum, in
occasione della salita RP di Simone Pedeferri del Link
Tritacarne+Boombastic: 8c
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18 Dicembre 2011.
Pubblichiamo la topos aggiornata della falesia del Sasso di
Introbio, dove la banda Buzzoni ha chiodato,
pulito e liberato una decina di interessanti itinerari sulla PALA
CONDOR.
Grazie alla esposizione al sole è abbastanza buona per l'inverno, anche
se in certe gionate fa comunque freddino. Come sempre, grazie a
Pietro!
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12 Dicembre 2011.
Simone Pedeferri
libera il concatenamento tra TRITACARNE
e BOMBASTIC. Grado proposto 8C.
Nel frattempo si aggiudica, in pochi giri, la quarta ripetizione
assoluta di PICCOLO PRINCIPE (8B+
severo) dopo Alippi, Brenna e Passini. Marco Vago.
Segnaliamo a questo link
le motivazioni, pubblicate da Delfino Formenti sul suo
sito, della parziale schiodatura della falesia del Lariosauro-settore
principale. Dopo anni in cui Delfix ci aveva viziati con
nuove chiodature, manutenzioni, eccetera, questa volta la notizia ha il
segno negativo. Sarà la tendenza del periodo, a sentire quello che ci
viene comunicato ogni giorno dalle cronache politiche ed economiche.
Battute a
parte, conosciamo troppo bene Delfino per non immaginare che un gesto
del genere, compiuto da lui stesso su una delle sue "crearture"
preferite, lo avrà amareggiato profondamente.
Sosteniamo
Delfino con amicizia e stima, condividendo il malessere che si prova
spesso in falesia nel constatare l'assoluta mancanza di educazione e
l'arroganza di una minoranza di climbers, che non conoscono purtroppo
le più elementari regole di educazione.
Non
sappiamo se un gesto del genere sia il più appropriato per affrontare
la questione; speriamo però che ne scaturisca un dibattito
positivo. PC & PV
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6 Dicembre 2011.
Giovedì 15
Dicembre alle ore 19:00
ALPSTATION BRIANZA sarà felice di offrire un aperitivo per
augurare buone feste di Natale a tutti gli amici che vorranno
partecipare.
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1 Dicembre 2011.
Aggiornata la topos de LE
TORRETTE. La nuova PIEDIBUS con
qualche autorevole ripetizione si è guadagnata la valutazione di 6c.
24
Novembre 2011.
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Ieri abbiamo chiodato
un'altro nuovo tiretto alla PALA:
IL TAPPABUCHI, 22m si trova tra HONOLULU
e VIAVAI, il grado dovrebbe essere un 6b, massimo 6b+, se
qualcuno lo dovesse ripetere in questi giorni può mandarci conferma!
La parte alta è verticale su roccia rugosa nera, qualche presa
necessiterebbe ancora qualche colpo di spazzola (che però lascio ai
ripetitori!....). PV |
23
Novembre 2011.
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- Sherpa Tribu',
sezione dedicata a personaggi amici del negozio e che contribuiscono
allo sviluppo e alla conoscenza dei materiali.
- Racconti,
sezione dedicata alle vostre avventure più o meno lontane ma sempre
avventure
Non dimenticate di visitare le pagine
dedicate ai servizi, alle relazioni, le offerte, le novità, il
forum....insomma a tutto ciò che il sito vuole offrirvi.
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17
Novembre 2011.
PIEDIBUS 6b: Settimana scorsa abbiamo chiodato
un nuovo tiro tra COME QUANDO FUORI PIOVE e ARACNOFOBIA. Parte in
placca con tacche nette, poi si continua usando con le mani il bordo
dello spigolo che forma il diedro di ARACNOFOBIA; la sosta è in comune
con CQFP, il tratto finale dall'ultimo fix alla sosta di CQFP è il più
intenso, con movimento un po' sbilanciante in dulfer. In alternativa,
ma più facile si può continuare per il diedro di ARACNOFOBIA. Presto
la relazione aggiornata online. PV

clicca la
foto per aprire la relazione
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12
Novembre 2011.
ARRAMPICARE
INTORNO AL
LARIO
la nuova
guida online-free delle falesie e vie nel lecchese!
LA DISCOTECA
Dopo
la visita di Yuji Hirayama che ha ri-liberato BARRY WHITE (ora con in
dubbio fra 7c+ e 8a) per
la rottura di alcune prese, Delfino ha arricchito la nota e
super-frequentata falesia con altri 4 tiri sul 6a/b.
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clicca la
foto per aprire la relazione
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10
Novembre 2011.
ARRAMPICARE
INTORNO AL
LARIO
la nuova
guida online-free delle falesie e vie nel lecchese!
IL SOLARIUM
Con l'approssimarsi della
stagione fredda, pubblichiamo la falesia del Solarium di Massimo
Disarò. La falesia si trova all'estremità destra della lunga bastionata
calcarea sopra il lago di Lecco - sponda orientale. E' l'ideale nella
stagione fredda per acciarsi gli avambracci al mattino, per poi andare
a rifinirsi al Lariosauro al pomeriggio. Un grazie a Massimo e buone
arrampicate.
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5 Novembre 2011.
La
Holcim (ex Cementeria di Merone) dopo 10 anni ha (ri)chiesto l’apertura
di una nuova cava sul Monte Cornizzolo, a 950 metri di altezza su uno
dei crinali più belli e panoramici situato tra il Rifugio Marisa
Consigliere e la Basilica di San Pietro al Monte.
Dopo oltre cinquant’anni di escavazione dissennata (sopra i paesi di
Pusiano, Cesana e Suello), ora vorrebbe continuare la sua opera sopra
il paese di Civate. Si vorrebbe estrarre materiale per vent’anni, (che
poi diventerebbero come sempre molti di più) e svuotare la montagna
estraendo 8 milioni di m3 di roccia, pari a circa 20 milioni di
tonnellate.
Il
nostro territorio non merita nuove devastazioni!
Ha già dato troppo in termini ambientali, ora deve
essere valorizzato per tutte le sue bellezze.
CHIEDIAMO
- a tutti i cittadini dei Paesi della
cintura del Cornizzolo
e a tutti quanti amano la nostra montagna, di fare sentire ancora la
propria voce per contrastare questo grave pericolo che un domani
potrebbe estendersi al Triangolo Lariano.
- alle Amministrazioni
della Cintura del Cornizzolo di continuare senza tentennamenti e
con ancora più convinzione nella battaglia contro l’apertura della
nuova cava.
- all’Amministrazione
Provinciale in un primo tempo e, successivamente alla Regione, di rigettare la richiesta
della Holcim ed escludere qualsiasi ulteriore tipo di escavazione sul
Monte Cornizzolo.
Il Cornizzolo: una montagna di gente…. una montagna per
sempre
Volantino Coordinamento Cornizzolo,
29 Ottobre 2011
28
Ottobre 2011.
Giacomo Tagliabue ci informa che ad
alcune vie sono state rimosse le placchette dai fix:
- DOLCI ILLUSIONI: completamente disattrezzata
- PAROLE AL VENTO: tolte le placchette dopo il bivio con UN DONO D'ALI
(che è invece percorribile)
- IL SENTIERO DEGLI ELFI: parte bassa schiodata, si può fare la
parte bassa de I SOGNI DI CHIARA e rientrare sul SENTIERO a metà via
Pietro Buzzoni ha successivamente confermato che la schiodatura è opera
sua e di Adriano Selva, ancora ignoti i motivi.
12
Ottobre 2011.
Con riguardo
alle note sul Pizzo
d'Eghen, volevo segnalarvi che ho trovato molto più
semplice e comodo evitare l'ultima parte del camino Cassin uscendo a
destra
dopo L6 (quello segnato di VI- su calcare d'autore) raggiungendo in
7/8m
la penultima sosta di soffiando nel vento ( V circa, 1 chiodo e 1
clessidra)
da cui si puo uscire in vetta o calarsi direttamente se di fretta!
Francesco
Milani Capialbi
8
Ottobre 2011.
Riceviamo da
Pietro Buzzoni,
e pubblichiamo integralmente, alcune sue precisazioni riguardo alle
calate
in doppia dal Pizzo
d'Eghen. La zona è una delle più selvagge
delle Grigne, quindi queste informazioni sono particolarmente utili per
non perdere tempo prezioso in discesa, o peggio ancora per non
sbagliare
direzione.
Girano voci
sui vari forum
di nuove calate per la discesa dalla vetta del Pizzo d’Eghen.
In realtà
recentemente
(Settembre 2011) sono state attrezzate delle calate lungo la via
Cassin
dal Soccorso Alpino, durante un intervento sulla via Liberi
di
Sognare. A causa della difficoltà dell’intervento e dovendo
raggiungere gli infortunati dall’alto, le squadre di soccorso hanno
deciso
di scendere dalla via Cassin e di attraversare in parete dove
possibile.
Le soste sono quindi state attrezzate per il solo scopo di quel
soccorso
e se ne SCONSIGLIA L’USO, in quanto scomode e decisamente rischiose
(c’è
infatti il pericolo di innestare una caduta massi: si è all’interno
di un camino!). Utilizzare, come da foto, le solite e dirette (e
sperimentate)
calate della via Soffiando nel vento, risalendo poi la cengia
alla
base dei pilastri; da qui cominciare quindi le calate lungo lo zoccolo.
Sono presenti sullo zoccolo brevi tratti attrezzati con delle vecchie
corde
fisse: NON UTILIZZARLE NÉ ATTACCARSI.
Durante una mia
recente ripetizione
(agosto 2011) della via Siddharta, ho lasciato attrezzata la sosta 6 e
7 (chiodi trad) e sul penultimo e ultimo tiro ho lasciato qualche
chiodo
e cordino in più.
Pietro Buzzoni
5
Ottobre 2011.
A distanza di
così
tanti anni forse non importa più a nessuno di una correzione che
vorrei fare sul nome di un tiro di ERNA
SORPRESE che viene riportato leggermente
sbagliato.
Si tratta di Il ritorno di Gorbaciof, che in
origine
era invece Il ritorno di Gorlaciof, dedicato
appunto
al ritorno dell'amico Claudio Gorla tempo prima
caduto
accidentalmente su una calata a Cornalba. Mi spiace non aver cercato di
chiarire prima pensando che non fosse importante, ma quando gli anni
passano,
probabilmente si cerca di rimanere attaccati quanto più possibile
ai bei ricordi. Non pretendo che si cambi il nome dalle varie guide,
vorrei
solo dare un informazione vera sul nome e sulla sua origine. Fausto
Colombo.
Grazie
per la segnalazione Fausto, il bello delle relazioni online di
LARIOCLIMB
e' anche questo, poter apportare modifiche in tempo reale, senza dover
aspettare la successiva "ristampa"! La topos di ERNA
SORPRESE ora riporta il nome corretto. ndr
5
Settembre 2011.
LARIOCLIMB
e' direttamente
consultabile in falesia
I tempi
cambiano, gli strumenti
tecnologici pure. Oggi, con un semplice navigatore utilizzabile anche
da
un bradipo cerebrale, che compri a buon prezzo in un qualsiasi
"megastore"
di elettronica, si può eliminare il fastidio di fermare l'auto ogni
100 metri chiedendo informazioni stadali a vecchiette alla fermata del
bus, passanti frettolosi, o altri automobilisti scorbutici. Ma la
tecnologia
viene in soccorso anche del climber che si è scordato di stampare
la topos da internet, o non se l'è sentita di portarsi appresso
una voluminosa guida cartacea.
La
soluzione è già
pronta: tutte le topos di LARIOCLIMB sono consultabili gratuitamente da
qualsiasi palmare e tablet in commercio, e quindi diventano
direttamente
fruibili alla base delle falesie! Basta sprechi di carta ed inchiostro
per relazioni che vanno aggiornate continuamente: estraete con classe
il
vostro gioiello elettronico dallo zaino (facendo gran colpo sulle
ragazze/i nei dintorni), e scegliete con comodo l'itinerario più
adatto alle vostre velleità del momento.
Nota
tecnica: con iPad non
vedrete la scritta LARIOCLIMB in testa alle pagine, e' un problema che
risolveremo presto. Invece indice e relazioni sono gia' tutte visibili!
Provate...
e fateci sapere!
p.s.:
siamo in partenza per
un giro in Mongolia in MountainBike di circa un mese. Al nostro ritorno
speriamo di ricevere vostri feedback e suggerimenti.
|
3
Settembre 2011.
|
Nibbio,
estate 2011: Ciusse e Giovanni, due indigeni del
luogo,
hanno chiodato un tiro tra Campione e Slavescion. Inizia da
terra
con un duro muretto; poi dalla cengia ancora 5 fix, stando a sx della
fessura
dell'antica Via dei Pepp, fino a congiungersi con la Campione al
terz'ultimo
fix. Grado da confermare: 6c; roccia ottima ma ancora "vergine", quindi
un po' di attenzione. Il nome? Per ora: "via del Ciusse", of
course!
PC |
16
Agosto 2011.
Calate
agli SCUDI
Recentemente ho
aggiunto agli SCUDI
DI VALGRANDE dei moschettoni di calata nuovissimi su alcuni
tiri,
in particolare: La retta via, 883, Long planning.
Non sono
moschettoni bloccati
da meccanismi di fissaggio, per cui chiedo a chiunque frequenti la
falesia
di non farsi prendere dalla tentazione di portarseli via (come
recentemente
successo, sempre agli SCUDI), dato che la mia intenzione era quella di
ripristinare dei punti di calata comodi, senza la necessità di doversi
slegare in sosta per fare passare la corda in anelli peraltro piuttosto
vetusti, sui quali sarebbe meglio evitare di fare frizionare la corda.
Il dispiacere di non trovare più un moschettone di calata piazzato
precedentemente a proprie spese non è tanto legato al costo dello
stesso (18 euro per 3 moschettoni non andrò certo in rovina), ma
per il fatto che si tratterebbe di una mancanza di rispetto delle
intenzioni
di chi voleva effettuare un servizio rivolto a tutti e non solo al
primo
'furbacchione' di turno.
Ciao a tutti, David
Alexander
9
Agosto 2011.
Il
tappabuchismo
Fino a non molti
anni fa, nel
lecchese, ad ogni stagione, c’era la bella sorpresa di una intera
falesia
o di qualche settore nuovo di pacca; piccole pareti dove, da un giorno
all’altro, ti saltavano all’occhio dei bagliori che comparivano sulla
roccia
colpita dal sole: belle piastrine luccicanti!
Subito partiva
la corsa a
scoprire il chiodatore (beh, non è mai stato molto difficile scovarlo,
non è che la gente fa a pugni per chiodare le falesie), quali fossero
le difficoltà delle vie, eccetera. Ora invece si assite ad interventi
sempre più numerosi che mi preme evidenziare, almeno come spunto
di riflessione… E’ un dato di fatto che ormai molte falesie dalle
nostre
parti sono diventate un po’ vecchiotte, e quindi, a parte interessanti
eccezioni che per fortuna non mancano mai di allietarci, il povero
climber
comincia ad annoiarsi. Ma allora, perbacco, ci vuole qualcosa di
nuovo.
Il problema è
che mettere
in piedi una falesia nuova è una fatica infernale (a me è
bastato collaborare alla pulizia di un paio di siti per togliermi ogni
eventuale dubbio), quindi viene più comodo scandagliare gli spazi
liberi tra un tiro e l’altro nelle falesie già esistenti, per
individuare
il tiro nuovo o la breve variantina.
La sosta c’è
già,
o quantomeno sei facilitato a metterne una nuova salendo il tiro nelle
vicinanze, la parete nel complesso è già pulita, al massimo
si tratta di far saltare qualche crosta e togliere due ciuffi d’erba…
Cosa
vuoi di più?
I risultati
spesso sono più
che apprezzabili, se non addirittura validissimi, ma talvolta nasce il
dubbio se certi interventi fossero così decisivi per lo sviluppo
dell’arrampicata sportiva, mentre in altre occasioni l’eccessiva
compressione
di tiri e varianti arriva a compromettere la qualità di una falesia.
Fuori discussione, ovviamente, il valore del ripristino di vecchi
itinerari.
Per non far
nomi, il Nibbio
può essere ben rappresentativo di questa tendenza. La falesia è
sempre stata un laboratorio verticale fin dagli anni ’30 del secolo
scorso,
tutte le generazioni di scalatori hanno voluto dire la loro, ed è
giusto che sia così anche ai nostri giorni. Ora però lo spazio
si sta riducendo, ed ogni fix in più deve essere pesato con grande
buon senso, altrimenti si corre il rischio di trasformare una delle
falesie
più interessanti del lecchese in un pannello verticale pieno di
incroci, varianti, controvarianti. Questo mi sentivo di dire, ed
ovviamente
non è l’unico caso al mondo, nè il peggiore.
Altro discorso
invece se la
falesia è nata e si è sviluppata con il lavoro di un singolo
o di un piccolo gruppo di chiodatori. In questo caso, non è solo
il buon senso che deve frenare il dito sul grilletto del trapano… Se ci
sono degli spazi vuoti, è facile che il chiodatore non abbia voluto
riempirli per lasciare più “aria” tra un tiro e l’altro, oppure
si riservava, con calma, di ritoccare la sua opera in un secondo tempo,
senza l’assillo di qualcuno che arrivi all’improvviso a tappargli
qualche
buco…
Quindi ci vuole
anche quel
pizzico di galateo per fare la chiamata magica: “Senti, ho visto che lì
o là c’è spazio. Che ne dici se vado su col trapano?” Chiedere
è più che lecito, e sicuramente è un’usanza simpatica….
Altrimenti capita che in certe falesie, come alla Pala
del San Martino, compaia sulla roccia qualche bagliore di troppo!
Allora
al chiodatore originale, a cui è stato tappato il buco a tradimento,
scappa un grido di dolore. Ascoltiamolo…
Pietro Corti
C'erano una
volta le buone
maniere
Vengo a
conoscenza con disappunto
che alla falesia della PALA
DEL SAN MARTINO sono stati recentemente (2010) chiodati due tiri
nuovi!
Il disappunto e'
dovuto al
fatto che ricavare la falesia in questione, come le altre da noi
scoperte
e attrezzate nel Lecchese (TORRETTE
e CAMPIANO),
ha richiesto decine di giornate di pesante lavoro di pulizia e
disgaggio
ancor prima di poter cominciare a chiodare! Al momento mi trovo in
Francia
per lavoro da un paio di anni, ma alla PALA come alle TORRETTE
e CAMPIANO
era mia intenzione tornare col tempo per qualche lavoro e tiro "di
dettaglio"
non appena rientrati.
In passato
alcuni climber
molto correttamente mi hanno chiesto il permesso per apportare anche
piccole
modifiche ad alcuni dei miei tiri o vie (solo una volta mi e’ capitato
di obiettare), e mi sembra che questa pratica sia quasi sempre stata
rispettata
per le opere firmate da singole persone! Purtroppo non lo e' stato in
questo
caso, non e' il primo e non sara' l'ultimo, ma ritengo opportuno farlo
presente su queste pagine nella speranza di un maggior rispetto di
queste
"regole non scritte" in futuro.
Chiodatori ne
servono sicuramente,
ma c'e' ancora molto spazio dove potersi sfogare senza intralciare il
lavoro
altrui. A proposito di ritocchi: i consigli e le proposte sono sempre
ben
accette!
Paolo
Vitali
21
Luglio 2011.
GIUSEPPE
“DET” ALIPPI - LA STELLA DEL CARDO E IL COVONE DI FIENO
Alpstation
Brianza - Giovedì
28 luglio 2011, ore 18.00
Presentazione
del volume pubblicato
da Montura Editing
In esposizione
le tavole originali
Interverranno
Luisa Rota Sperti,
Carlo Caccia e Roberto Mantovani
Ospite
speciale GIUSEPPE
“DET” ALIPPI
Seguirà
rinfresco
17 Luglio
2011.
Le Chicche
della Grignetta
Vedo la
notizia della recentissima ripetizione in solitaria della Via del
Det
alla Torre Costanza in Grigna Meridionale, da parte di Marco
Anghileri
- Butch... e la cosa mi incuriosisce parecchio. Il Butch non è nuovo
a capricci del genere, tant'è che ancora sua è la altrettanto
recente ripetizione, sempre in solitaria, della via dello stesso Det
al Sasso Cavallo.
La via
al Costanza però, chissà perchè, mi ha colpito di
più; nonostante sia meno lunga (pur essendo comunque la più
lunga della Grignetta), nonostante la parte impegnativa sia più
concentrata, eccetera eccetera.
Fa parte
infatti di quelle "chicche" della Grignetta conosciute solo per sentito
dire: vie con pochissime ripetizioni e di cui si hanno solo vaghe
notizie
(evidentemente i ripetitori, oltre che numericamente assai scarsi,
erano
anche di poche parole), ma che emanano un notevole fascino, come nel
caso
di altre salite sulla stessa montagna.
Per
esempio la via sulla severa parete Nord Est della Mongolfiera
(la
guglia vicina alla Costanza): la si nota solo da poche angolazioni, ma
quando la vedi ne rimani per forza colpito. Ne avevo percorso solo il
primo
tiro, bellissimo, col Gerri Re Depaolini, che poi qualche giorno dopo
l'aveva
ripetuta interamente.
Un'altro
bocconcino (non per tutti i palati) è il tiro originale della
Marinella al primo Magnaghi: anche quest'ultimo percorso dal Butch
e dal Gerri, che hanno potuto toccare con mano, grazie ad una buona
dose
di self-control, l'intuizione ed il coraggio del Vittori Panzeri,
il primo salitore del 1933.
E poi,
ancora, la Castagna Alta al Secondo Magnaghi di Luigi Castagna:
mentre si attraversa dal Primo Magnaghi ce l'hai proprio di fronte, a
poche
decine di metri, e fa davvero impressione per la compattezza della
roccia
e la linea estremamente aerea.
E la Bonatti
al Costanza? Un capolavoro di raffinata tecnica artificiale-libera
su una parete severa di roccia non propriamente perfetta.
Trovo
affascinante conoscere, attraverso queste ripetizioni, le incredbili
capacità
dei primi salitori, in rapporto anche alla semplicità dei mezzi
tecnici a loro disposizione. Una sensazione di stupore l'ho sempre
provata
anche su vie di minor impegno, magari anche dotate di qualche solido
fittone
resinato posizionato per garantire una logica, maggiore protezione
vista
la loro grande frequentazione (non si offendano, se riescono, i duri e
puri dell'alpe...), come la Gandin al Cinquantenario, la Via Gatti
al Costanza (Mario Dell'Oro - Boga), oppure la Cassin al
Costanza
e la spaccatura Dones al Primo Magnaghi, entrambe rimaste allo
stato
brado...
D'accordo
che lo strapiombo iniziale della Dones è stato superato con un lancio
di corda e successiva risalita alla "speriamo che me la cavo", una
simpatica
tecnica in voga all'epoca, ma nei tiri successivi ci sono passaggi
incredibili,
se contestualizzati al millenovecentoquindici! Per non parlare delle
vie
dell'Ercole Esposito - Ruchin, quasi tutte tutt'ora semisconosciute, ma
di cui alcune sembrerebbero molto molto interessanti, come la Ruchin
al Secondo Magnaghi... Struttura dove sale anche la magnifica linea
della Via dei Ragni, del mitico Casimiro Ferrari.
Spontanea
quindi la telefonata al Marco per i complimenti (nascondendo una
discreta
dose di sana invidia) per questa salita. Arrampicata Trad? Un
ritorno
all'alpinismo classico? Tutt'e due le cose insieme? Per me, più
semplicemente, salite difficili, eleganti, logiche, emozionanti;
genuine
testimonianze di grandi capacità tecniche e mentali di uomini che
hanno fatto grande l'alpinismo lecchese.... Un buon stimolo per tutti.
Pietro
Corti
13
Luglio 2011.
PETIZIONE
RIAPERTURA STRADA RESINELLI-CAMPELLI
Pubblichiamo la
petizione promossa
da alcuni climber assidui dei Resinelli (tra cui spicca un personaggio
"di peso": il Claudio del Forno della Grigna) per la riapertura della
strada
che dai Piani Resinelli scende in località Campelli in prossimità
del bacino Guzzi, in modo da consentire l'accesso dall'alto all'omonima
falesia.
Le firme si
raccolgono presso
il Forno della Grigna ai Resinelli.
8
Luglio 2011.
GALBIATE
Aggiornamento
della topos di Galbiate:
due tiri allungati nel settore Oasi (numero 82 e 83), e due brevi tiri
nuovi alle Quattro Tracce.
Come sempre
ringraziamo Gianni
Ronchi per le informazioni ed il lavoro svolto!
29 Giugno
2011.
|
FALESIA
DEL TRAMONTO
Continua
l'aggiornamento delle topos del Lecchese con la Falesia del Tramonto,
una
bella e tranquilla falesia nata in questi ultimi anni grazie al
ciclopico
lavoro di Saverio De Toffol e Roberto Lainati. Gli ultimi
lavori
di ampliamento e manutenzione sono stati effettuati anche grazie ai fix
forniti da LARIOCLIMB.
Grazie
1000 a Saverio e Roberto
per il grande lavoro svolto, e a Saverio per le informazioni e per il
gentile
lavoro di revisione. |
23
Maggio 2011.
SASSO
CAVALLO via IBIS
Volevo segnalare
che sul primo tiro manca una piastrina (fuoriesce solo la vite),
proprio
sul passo chiave , in caso di caduta si vola almeno 12m su un
gradino
sottostante. Consigliamo di portare piastrina e bullone da avvitare (e
lasciare!). Cristiano Gatti
18
Maggio 2011.
Un po'
fuori zona per il Lario, ma una manifestazione meritevole pure sulle
sponde
di un nostro lago!
Omegna
Street boulder - 11 Giugno 2011
L’Associazione
Donatori
Midollo Osseo (ADMO) - Sez. Cusio Verbano, nell’ambito
della
propria attività finalizzata alla sensibilizzazione dei giovani
verso la Donazione del midollo osseo, in collaborazione con la Sezione
del C.A.I. di Omegna, ha raccolto l’invito di organizzare una festa
originale
e divertente, coinvolgente e aperta a tutti. Così è nata
l’idea di organizzare nel piccolo ma caratteristico centro storico di
Omegna
il primo Street boulder benefico e promozionale.
Vedi
la locandina - vedi
il comunicato stampa.
E'
già possibile iscriversi all'evento.
|
13
Maggio 2011.
ARRAMPICARE
INTORNO AL
LARIO
la nuova
guida online-free delle falesie e vie nel lecchese!
IL NIBBIO
La stagione
del Nibbio si avvicina, qui trovate la relazione aggiornata con tutti i
tiri e le possibili combinazioni e concatenamenti!
clicca la
foto per aprire la relazione
|
|
10
Maggio 2011.
CORNA
DI MEDALE
Simone Vismara
ci segnala che
a metà della sesta lunghezza della via ANNIVERSAIO
c’è un resinato completamente piegato contro la parete, probabilmente
schiacciato da un sasso. L'unico modo per assicurarsi in quel punto e'
infilarci il cavo d’acciaio di un micronut. Grazie Simone.
Avevamo gia'
segnalato su questa
pagina quel resinato piegato nell'Aprile 2009; purtroppo dopo i lavori
di riattrezzatura in Grigna/Medale del 2003 non esiste ad oggi un ente
specifico preposto alla manutenzione, per cui ahime' tale rimmarra'
fino
a quando una buon anima non si prendera' la briga di sostituirlo!
Scrivendo
dalla vicina Francia, dove la FFME si prende cura di falesie e vie
certificando
lo stato di attrzzatura, tutto cio' mi suono un po' stonato! PV
2
Maggio 2011.
LARIOSAURO
Matteo Maboro ci
segnalache ieri,
dopo un paio di scrosci di pioggia è venuto giù un sasso,
grosso circa come una pentola, da sopra la via LUIS. Fortunatamente ha
evitato i due ragazzi che stavano scalando.
Ricordiamo che
in tutte le
falesie della Bastionata del Lago e' sempre opportuno evitare i giorni
di vento e dopo le piogge!
11
Aprile 2011.
SASSO
PELO
Aldo Rovelli
ci comunica
alcune sue recenti notevoli realizzazioni al Sasso Pelo, complimenti!
- BIANCO E
GRIGIO 8b+/c probabile
prima ripetizione
- GRIGIO
8c
probabile prima ripetizione
- 40 PASSI
gradata 8c ma confrontata
con le altre vie mi sembra più giusto il grado 8b+, probabile prima
ripetizione
- 40 PASSI
uscendo su GRIGIO 8b+/c
probabile prima ripetizione
Tutte molto
belle, ciao
Aldo R.
28
Marzo 2011.
GALBIATE
Il buon Delfino
(aka Delfix) Formenti
ci comunica che ha ripulito il settore Orecchia a Galbiate,
dove
qualche tempo fa erano stati segnalati dei comodini instabili appena
sopra
la catena di alcune vie.
Meno male c'è
Delfino!
ndr
19
Marzo 2011.
BUCO
DEL PIOMBO
Saverio De
Toffol ci segnala i
nuovi termini del divieto di scalata al BUCO DEL PIOMBO per questa
stagione,
piu' restrittivi che negli scorsi anni.
Causa
nidificazione del
Falco Pellegrino, divieto di scalata dal 15 Marzo al 30 giugno
2011
sulle seguenti vie: Giurassica, Braccia di Piombo, Mario Imperial ,
Diretta,
Diedro Scarabelli, Molteni-Valsecchi.
Inoltre corretta
la topos
che riportava erroneamente la discesa in doppia da GIURASSICA sulla via
invece che su BRACCIA DI PIOMBO.
23
Febbraio 2011.
SEGNALAZIONE:
GAJUM
ALTA, "GIARDIN DI FRA'"
In questa
bellissima falesia invernale
molto frequentata, ci sono, sulla destra, i resti di una vecchia
costruzione
in muratura di sassi, quella che noi chiamiamo casetta, costruita in
epoche
non recenti sfruttando il tetto naturale offerto dalla falesia. E' un
piccolo
luogo sempre asciutto ed all'ombra, indi per cui è altamente
improbabile
che la pioggia e le intemperie lavino via gli escrementi che alcuni
GEGNI
hanno furbescamente depositato lasciando per giunta i fazzolettini
imbrattati
che hanno usato per ripulire il loro "popò".
Evitiamo che la
cosa si ripeta,
sono sicuro che i lettori della presente bacheca siano più astuti
dei sopracitati soggetti!! .... ai quali mi auguro, per la loro
prossima
visita, che li colga una fulminante stitichezza.
Grazie, Marco
vago
20 Febbraio
2011.
GALBIATE,
ATTENZIONE
Andrea Tozzato
ci segnala che
ieri 19/02/2011 nel pomeriggio è avvenuta una frana di grossi blocchi
a destra del settore L’Orecchia. Inoltre ci
sono dei
blocchi instabili all’uscita della via Nuvole Barocche,
poco sopra la catena.
18
Febbraio 2011.
Per
i Larioclimber
che oltre al calcare Lariano amano il granito della Val di Mello
Suvaldimello.it
e' in corso una serie di interessanti interviste a "I
protagonisti della Valle". Da oggi e' online
l'intervista
a Paolo & Sonja.
14 Febbraio
2011.
Ormai
è una notizia, non delle pareti di casa ma di un bravo
alpinista-scalatore
lechese: Fabio Valseschini ha portato a
termine, in
sette giorni (dal 9 al 13 Febbraio) ed in condizioni non propriamente
rilassanti,
la prima invernale solitaria della Via dei 5 di Valmadrera alla
parete nord ovest del Civetta (Gianni Rusconi, Giorgio
Tessari,
Antonio Rusconi, Gian Battista Crimella, Gian Battista Villa,
16/22
maro1972, 1200m circa). SuperFabio!!!
26 Gennaio
2011.
MEDALESaverio
De Toffol e Daniele Brunelli ci segnalano che sulla via BOGA
la storica grossa lama sul traverso del 4° tiro è crollata,
al suo posto è rimasta una grossa macchia bianca. Si riesce a passare
ancora stando un metro più alti con difficoltà intorno al
5° grado.
24 Gennaio
2011.
GALBIATE
Gianni Ronchi ci segnala sconfortato l'ennesimo atto vandalico: al
settore
OASI hanno rubato 5 piastrine dei fix, le prime sui tiri, quelle piu'
impornati
per non cascare a terra! No comment!
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